Vedere una mostra con i piedi
Non vogliamo prendere in giro nessuno. Ma semmai dare una particolare chiave di lettura per la mostra “Installations” di Cildo Meireles, all'HangarBicocca di Milano. Perché, nonostante l'apparente semplicità che si trova negli spettacolari pezzi esposti, tra le opere sembra essere nascosto un filo decisamente più sottile. Che mischia la pratica dell'arte più pura ad un “necessario” punto di vista sull'esistenza. Dal basso
Son tornate le viole. | A Milano
Eh sì, anche nell'ex capitale morale d’Italia, si annusa un tempo diverso. Portato dall’arte. Alcune mostre, artisti che continuano con coerenza a fare non solo il proprio lavoro, ma a perseguire le proprie idee e la possibilità di far parlare le opere e di fargli allacciare relazioni. Piccoli miracoli, insomma. Che fanno bene a tutti
Un MAXXI premio per giovani artisti (o quasi)
Si è aperta, al museo di via Guido Reni, la mostra di quelli che una qualificata giuria internazionale ha giudicato essere i migliori talenti nazionali, ancora abbastanza giovani. Micol Assael, Linda Fregni Nagler, Marinella Senatore e Yuri Ancarani. Tutti lavori interessanti che, per la prima volta, occupano molti spazi del museo. Scelta difficile quindi, quella del 13 giugno, quando uno di loro sarà premiato
Oui, Je suis Cartier!
Festa Grande alla Fondation Cartier per l'Arte Contemporanea per i suoi 30 anni di vita. Anniversario che l'istituzione parigina celebra intanto con la rassegna "Memorie vive". E poi con altre iniziative che animeranno ancora una volta il magnifico edificio di 1200 metri quadrati in vetro ed acciaio creato da Jean Nouvel. Ne ripercorriamo la storia che l’hanno fatta grande
Disegno mon amour
Ci mancava la Biennale del Disegno? Si, ci mancava. Così Rimini non ha perso l’occasione di mettere in scena una novità che traccia la sua linea di ricerca tra le carte (e non solo) di ieri e di oggi. Guardando al presente e alla sua complessità, dove il disegno trova nuovo spazio, dopo anni di sordina pensato come mero esercizio per arrivare al “capolavoro”. Ecco i motivi, poetici e politici, di questa rassegna
Il giallo (e le sorprese) della Biennale di Bucarest
Apre dopodomani. Ma col fiato sospeso, o quasi. Perché la sesta edizione della biennale della capitale romena è stata preceduta da improvvisi abbandoni (di curatori), nuove nomine e altri abbandoni (sempre di curatori). Fino a che è rimasta nelle mani di quello che forse è il curatore più giovane di qualunque biennale: Gergö Horváth, 20 anni. Che ha messo in piedi una kermesse centrata sull’angoscia. Intesa come strategia politica
La scultura? | È viva e lotta insieme a noi
Dopo essersi occupata di teatro, pittura e performance, la Fondazione Nomas di Roma fa il punto sulla scultura. Che non è “lingua morta”, come diceva Arturo Martini, ma mondo ricco e articolato. Lo hanno dimostrato la prima e la seconda mostra che Nomas ha già realizzato e che vi raccontiamo. In attesa della terza e ultima tappa
Modena fa clic
Con la Fondazione dedicata alla Fotografia, il capoluogo emiliano si conferma centro virtuoso della camera oscura e dintorni. Ma in realtà è tutta l’Emilia ad avere una spiccata passione per questo linguaggio artistico. Chissà come mai, proprio qui, sono nati alcuni dei migliori fotografi italiani: Ghirri, Vaccari, Barbieri, Fontana. Ma ora in mostra è un tedesco, Axel Hütte, chiamato a Modena per raccontarne il paesaggio. Naturale e umano
Quando la pittura studia | la materia. | E...
Antimateria e sistemi neuronali, i dubbi della scienza e gli strumenti dell’arte. In quel tentativo millenario, ma sempre attuale, di aprire uno spiraglio sulla conoscenza. Ecco come un complesso monumentale diventa punto d’osservazione privilegiato per le galassie. Grazie alla visione di un artista












