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Accademia di Belle Arti di Carrara
Accademia di Belle Arti di Carrara

Progetti e iniziative

Progetti e iniziative: approfondisci le più innovative attività nel mondo dell’arte e della cultura. Scopri mostre, festival, collaborazioni e programmi che promuovono creatività, dialogo e patrimonio culturale

La residenza romana di FWAD promossa da SALAD San Lorenzo Art District si è conclusa con una mostra che ha messo in dialogo la sua esperienza in Italia con una serie di lavori di artisti algerini
Irresistibile Effetto Eliseo

Irresistibile Effetto Eliseo

Alla Pescheria di Pesaro Eliseo Mattiacci mette in scena un teatro di forze che chiedono allo spettatore di partecipare con le proprie. Ingaggio che obbliga a confrontarsi con la materia, le forze della natura, gli equilibri precari. La posta in gioco? Molto alta, secondo il semiologo Paolo Fabbri. "Restituire alla materia il ruolo di centro onirico, dove essa sogna dentro di noi, al di sotto delle forme": fino ad avere la meglio sulla gravità
Il grande artificio di Degas

Il grande artificio di Degas

Contrariamente alle abitudini degli Impressionisti, ai quali era legato, Degas non dipingeva en plein aire, ma nel suo studio. Reintervenendo infinite volte sulle opere fino a sviluppare quello che una bella mostra di scena a Copenhagen definisce il “metodo Degas”. Al cui centro sta un'idea razionale della pittura, uno studio accurato dei pittori che amava e soprattutto del movimento. Fino ad assoggettarlo alla sintassi del quadro
Mai più mostre d’Arte Povera

Mai più mostre d’Arte Povera

Appropriazionismo, vampirismo, ready made o remake? In realtà poco importa quando si entra nelle sale ricostruite della Kunsthalle di Berna alla Fondazione Prada di Venezia. Perché “When Attitudes Become Form” è uno shock che spezza certezze, che annulla anni di mostre intorno all'Arte Povera e ai suoi “temi”. E che racconta la modernità in modo più graffiante dello stesso contemporaneo. Partendo da dove il filo si è interrotto, oltre quarant'anni fa
La bruttezza salverà il mondo

La bruttezza salverà il mondo

Il Pan di Napoli ospita una mostra del fotografo americano Joel-Peter Witkin. Più che un’esposizione, va in scena un teatro del sacrificio, un affresco a tinte fortissime dell’animo umano che rivisita la mitologia e la storia dell’arte. «Quella grande e vera, puntualizza lui, quella per cui vivo e che cura lo spirito». Medicazione radicale che arriva al memento mori. Passando per freak di ogni genere. Perché da qui si accede alla verità
Il giro del mondo tra la rete e le cose quotidiane

Il giro del mondo tra la rete e le cose quotidiane

Con la mostra attualmente in corso di Qiu Zhijie, artista cinese, curatore e docente, la Fondazione Querini Stampalia di Venezia inaugura un nuovo progetto triennale. “New Roads” prevede residenze d’artista e realizzazioni di progetti site specific nella propria sede e a Shangai, in collaborazione con Arthub. Per una “connessione totale” di un mondo che da Est a Ovest si ibrida sempre di più
Un paesaggio allo specchio

Un paesaggio allo specchio

La regione del Chianti e l’architettura che lo abita si riflettono in specchi deformanti provenienti dalla tradizione del Seicento. Si tratta di filtri che reinterpretano l’ambiente toscano in un vis-à-vis tra antico e contemporaneo. In questo consiste il lavoro dell’artista Dacia Manto per l’ultima edizione di Tuscia Electa. Unico progetto sopravvissuto basato sul paesaggio tra presente e passato
Per-formare il museo

Per-formare il museo

La scommessa del nuovo Madre è molto chiara: creare un museo interattivo e radicato nel territorio. Spazio quindi a social, App e a un paio di progetti, YOUMADRE e Re-PUBBLICA MADRE, con cui confrontarsi con la città. Posta in gioco ambiziosa, quindi. Che non perde d’occhio lo zoccolo duro di ogni museo: la collezione, che prova a ricostruire, e la qualità delle mostre. Imperdibile quella di Thomas Bayrle
Mamma, mi si è ristretto il gigante!

Mamma, mi si è ristretto il gigante!

Dopo anni di maxi sculture, Ron Mueck archivia in parte la maxi taglia delle sue opere, forse come segno di un mondo passato. Senza rinunciare però alla drammatica banalità delle sue creature. Protagonista delle opere dell'artista l'irriducibile iperrealismo su cui lavora, che lo spinge a scavare sempre più nelle forme umane attraverso una sofisticata materia in silicone, identica alla pelle e così reale da farla accapponare a chi la scruta
L’arte che non rappresenta la realtà

L’arte che non rappresenta la realtà

Qual è il rapporto che lega l’opera alla realtà? Il lavoro di Pietro Fortuna, di cui stasera si inaugura una mostra alla Quadriennale di Roma, si interroga su questo nodo. E non trova una risposta di ordine rappresentativo, ma in un gesto testimoniale dell’arte. "In forza del quale le cose devono ritrovare un posto che già da sempre è il loro, perché non ve n’è altro alcuno", come spiega Maurizio Marrone in uno dei testi del catalogo che presentiamo in anteprima

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