Kentridge, il tempo è mio e lo decido io
Il MAXXI ospita la personalissima visione del tempo dell'artista sudafricano. Un'idea che lo riformula da rettilineo a continuum circolare, liberando la fantasia e il pensiero da una costrizione univoca. E permettendo a Kentridge di attraversare con leggerezza linguaggi diversi. Dove anche la negazione di una cancellatura o di una moviola che torna indietro possono aprire soluzioni impreviste
L’inganno dell’occhio e della macchina fotografica
Alla prima personale in Italia, l'artista belga David Claerbout mette in scena il disvelamento dei meccanismi della percezione visiva. E, attraverso fotografia e video, indaga gli automatismi con cui interpretiamo questi linguaggi. Compito impegnativo, che lui svolge con quella minuziosa cura dei dettagli che ricordano la precisione dell'arte fiamminga. E con l'aiuto del sofisticato allestimento di Pedro Sousa
Delle catastrofi e delle ricostruzioni. Secondo Cyprien Gaillard
Quando l'arte entra in una caserma militare, allora i civili si mettono sull'attenti insieme ai soldati. E in silenzio assistono alla parata della storia edificata sulle distruzioni attraverso immagini e suoni che trascrivono "Rivelazioni e Rovine". Costruzioni e catastrofi di un paesaggio apocalittico in cui si alternano esplosioni e silenzi, devastazione e contemplazione ripercorsi dall'artista francese
Con la cultura si mangia. Benino
A dirlo è Luca Borzani, Presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova, luogo che ospita un'intensa antologica di Steve McCurry, il fotografo americano vincitore di quattro World Press Photo, presentato nella città ligure in un percorso di duecento scatti. E a dimostrare che la cultura può essere redditizia, sono le cifre. Che danno ragione a una politica espositiva attenta all'eterogeneità del pubblico dell'arte
Se l’arte fa vroom vroom
La GAM di Torino rende un grande omaggio a Salvatore Scarpitta. L'artista che ha lavorato al di là di schemi e modelli, ma anche al di fuori di ogni riferimento mimetico alla realtà. Costruendone, anzi, una. Dinamica, instabile, mutevole ma, al tempo stesso, dotata di una concretezza immediata. Che dalle tele estroflesse arriva alle auto da corsa. Perché, come ha affermato lui stesso, "vivere è guidare"
Rothko, questa volta il nero non inghiotte il rosso
Red, la bella pièce teatrale ispirata a Mark Rothko, è tornata a teatro a Milano. Ma dall'inizio del 2013 riparte per un lungo tour che toccherà molte città italiane. Perché tanto successo? Perché Rothko è mito e leggenda dell'arte. Genio e depressione, come vuole l'idea romantica e dannata dell'artista. Pittura sublime e quotazioni stellari. E la sua luce enigmatica si riverbera ovunque. Anche a teatro
Il grande volo dell’arte
L'artista argentino Tomás Saraceno regala un sogno: volare, fluttuare nel vuoto, cadere, rialzarsi e galleggiare di nuovo. Questo è quanto è accaduto alle migliaia di visitatori che negli ultimi giorni si sono affollate all'Hangar Bicocca. Vincendo finalmente la pigrizia verso un luogo "lontano". Perché il richiamo della favola, del tornare bambini, è più forte. Ma solo se c'è la complicità della scienza
La fotografia al potere
Il potere è il tema della quarta edizione del Prix Pictet, uno dei più importanti premi fotografici del mondo, sponsorizzato da una potente banca svizzera, la Pictet&Cie, con sensibilità filantropica. Abbiamo visto la mostra alla Saatchi Gallery di Londra, da cui si è appena spostata per un lungo tour, tra Europa, Medio Oriente e Stati Uniti. Sono immagini attraenti e a volte molto dure. Dove anche i disastri naturali acquistano appeal estetico
Turcato molto stellare
Cento anni fa nasceva a Mantova Giulio Turcato. Oggi il Macro di Roma, città dove l’artista scelse di vivere e dove è morto quasi in povertà, gli rende un doveroso omaggio. La sala che ospita la mostra “Stellare” è impeccabile, senza troppe opere, ma “giuste”. Allestita con grazia. Oltre a una presentazione della rassegna, vi proponiamo un ricordo di un allora giovane critico che frequentava casa Turcato












