16 dicembre 2021

Across Asia Film Festival: immagini in movimento, fumetti e musica a Cagliari

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Tutto sulla cinematografia del sudest asiatico e dell’estremo Oriente: a Cagliari torna in presenza Across Asia Film Festival, tra proiezioni, mostre e incontri

Still da The Day of Destruction di Toshiaki Toyoda

Un lungo viaggio attraverso il sudest asiatico e l’estremo Oriente, attraverso le suggestioni delle immagini in movimento: dal 16 al 20 dicembre 2021, Across Asia Film Festival torna finalmente in presenza, a Cagliari, per la sua ottava edizione, con focus sulla cinematografia al femminile e sulla produzione giapponese indipendente. Diretto da Stefano Galanti e Maria Paola Zedda, promosso da ZEIT – Art Research, Across Asia Film Festival proporrà un programma di ampio respiro, cinque giorni ricchi di appuntamenti, tra proiezioni e prime visioni, masterclass e incontri, installazioni ed eventi speciali, per un calendario che si diffonderà in vari luoghi della città sarda: ERSU – Sala Teatro Nanni Loy, Museo d’Arte Siamese “Stefano Cardu”, Chiesa Monumentale di Santa Chiara, EXMA.

Cinematografia femminile all’Across Asia Film Festival

Ampio spazio ai lavori di alcune tra le registe più interessanti e influenti sulla scena di quell’area geografica, che porteranno il loro peculiare punto di vista sui grandi cambiamenti vissuti dal continente asiatico. Tra queste la tailandese Anocha Suwichakornpong con “Come Here”, prima italiana, un viaggio per immagini nella Tailandia occidentale. Per la cinese Xiaoyu Niu, in nomination a Locarno per il miglior film nella sezione “Cineasti del presente”, sarà la prima italiana di “Virgin Blue”, un viaggio onirico che vede protagonista la giovane Yezi, in un’estate in cui torna a trovare la nonna, in preda alla perdita di memoria. La coreana Hye-mi Kim presenterà il film di animazione “Climbing”, cruda storia sulla difficile conciliazione tra passione sportiva e maternità, in cui la protagonista, prima dei Campionati Mondiali di Arrampicata, dopo un grave incidente stradale, deve scegliere quali saranno le scalate del suo futuro.

Kim Hye-Mi, Climbing

Dalla Cina al Giappone

Da non perdere anche “24”, l’ultimo film di Royston Tan, tra i massimi esponenti del cinema di Singapore. In prima europea, recentemente presentata al Festival di Busan, la pellicola offre uno sguardo sulla complessità del mondo del Sud Est Asiatico, osservato dal punto di vista di un fonico di presa diretta, tra sessualità e humor, in una prospettiva queer. Ancora dalla Cina, altre due prime nazionali: “I’M SO SORRY”, di Zhao Liang, dedicato alla tematica ambientale, e “Love Poem”, di Xiaozhen Wang, una drammatica storia d’amore ambientata nello spazio di un’automobile.

Xiaoyu Niu, Virgin Blue

Ma è dal panorama sperimentale del Giappone che arrivano alcuni dei titoli più interessanti, tra questi l’ultimo lavoro di Toshiaki Toyoda, noto ai più per il suo capolavoro “Pornostar”, che in questa occasione presenta “The Day of Destruction”, nomination come miglior film al Nippon Cinema Award, un racconto allucinatorio su un villaggio minerario colpito da un’epidemia. Il programma dal Sol Levante continua con crime, horror e drama: dalla crisi sessuale con risvolto alieno di “Extraneous Matter – Complete Edition” di Kenichi Ugana, a “Honeymoon”, di Yu Araki, una sci fiction in stile Ozu e ispirata alla Madame Butterfly di Puccini, fino a “Roar”, controverso esordio al lungometraggio di Ryô Katayama.

Across Asia Film Festival: gli eventi collaterali

Oltre alle immagini in movimento, spazio anche ad altre “modalità” di conoscenza. “Quaderni Giapponesi” è la mostra di Igort al Museo d’Arte Siamese. La mostra inaugura sabato 18 dicembre 2021 e prosegue fino al 31 gennaio 2022. Fumettista e artista attivo dagli anni Settanta, Igort (Igor Tuveri) è stato il primo occidentale a disegnare un manga in Giappone, pubblicato sulle più prestigiose riviste italiane e internazionali. In mostra sarà esposta una selezione di tavole, autenticate e firmate, del terzo e ultimo volume dei “Quaderni Giapponesi” (Oblomov Edizioni, 2020), dedicato agli incontri straordinari con autori maledetti, pionieri di quel racconto per immagini che prese il nome di kibyoshi, ukiyo-e, muzan-e, per divenire infine manga o anime: Santo Kyoden, Yoshitoshi, Maruo, Seiu Ito e Yamamoto.

QUADERNI GIAPPONESI, Credits Igort, Oblomov

Venerdì 18 dicembre alle 18.00 all’EXMA di Cagliari, in collaborazione con UBIK, Igort incontrerà il pubblico e presenterà l’intero volume in dialogo con il giornalista Fabio Canessa e il critico Luca Mirarchi. Dedicato al fumetto anche l’incontro di domenica 19 dicembre: alle 11.30 all’EXMA sarà presentato “Splendidi reietti” (add editore, 2021), dal titolo originale “Chinese Queer”, dell’artista Seven, ambientato nei meandri di una metropoli dove i neon illuminano i frammenti di un mondo ultraviolento e sotterraneo. Introducono Matteo Gaspari (direttore della collana) in dialogo con l’illustratrice Carol Rollo e Luca Mirarchi.

Tra gli ospiti del festival anche i SoyDivision, collettivo di artisti e filmmaker indonesiani che si posiziona nell’intersezione tra arte e attivismo e riflette sulla diaspora indonesiana e del Sud Est Asiatico, creando un network internazionale di base a Berlino. In collaborazione con un gruppo di studenti del Conservatorio di Musica Pierluigi da Palestrina e alla classe di Musica Contemporanea, sabato 18 dicembre alle 20, presso la Chiesa Monumentale di Santa Chiara, i Soy Division e il collettivo Wazoo sonorizzeranno i capolavori del cinema muto asiatico nella serata “The Night of The Living Soundtracks”.

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