Emjl

Emyl Berdin

Le mie opere si caratterizzano per l’impianto non figurativo, con uno spiccato accento sulla qualità dei materiali impiegati.
L’opera è realizzata con forme geometriche e volumetriche, creando un miscuglio di elementi strutturali in falso disordine, delineati con la fermezza di una grammatica dell’equilibrio.
La gestualità incide e lacera la materia pittorica, seguendo un’idea tradotta in gesto, che non è altro che il processo di “secrezione organica” della materia nella realtà tangibile. L’impasto è grasso e corposo ed è costituito da campi cromatici con modulazioni tonali estremamente attenuate.
Sperimento spesso l’uso del colore, miscelando lo stesso con vari prodotti chimici, quali oli, vernici, cere e materiali industriali, per ricavarne nuove tecniche.
Ultimamente sto realizzando opere che riprendono i temi giovanili.
Ho preso parte ad alcuni progetti scolastici, che mi hanno permesso di avvicinarmi al mondo infantile.
Nelle loro piccole “opere”, si trovano forme sterili, stravaganti, molto semplici, ma nello stesso tempo pulite, esenti da qualsiasi schema precostituito.
In moltissime tavole, sono emersi molti aspetti sulla psicologia infantile, quali i disagi (a volte famigliari), le loro titubanze di fronte al “gruppo”, le passioni, e moltissime idee su vari temi attuali.
Sto cercando, quindi, di creare nelle mie opere una sorta di pittura essenziale – spedita, inserendo nel continuo studio del colore e del disegno, un connubio tra Arte e Pedagogia.
Lo scopo è di ricercare un rapporto nuovo con la realtà, proporre un’arte elementare e ricca di energia.