16 aprile 2021

Il Met vince la causa per violazione di copyright con Lawrence Marano

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Il fotografo Lawrence Marano aveva mosso l’accusa di violazione di copyright contro il Metropolitan di New York: adesso la giuria si è pronunciata a favore del museo

Due persone guardano la chitarra di Buddy Holly, in occasione di "Play it loud" al Met di New York. (fonte: www.musicinfocenter.com)

Al centro della causa che ha coinvolto il Met, una fotografia che Lawrence Marano scattò nel 1982 a Eddie Van Halen durante un concerto. Nel 2019, il museo newyorkese ha ospitato una mostra sugli strumenti del rock and roll, “Play it loud”. Organizzata insieme alla Rock & Roll of Fame, l’esposizione presentava circa 130 strumenti musicali, accompagnati da poster e costumi. In un catalogo online della mostra, il Metropolitan aveva utilizzato la fotografia scattata da Marano nel 1982. Nell’immagine era visibile la famosa chitarra “Frankenstein”, del celebre musicista fondatore del gruppo hard rock Van Halen.

La causa tra il Met e Lawrence Marano

Così, il fotografo decise di fare causa a uno dei più importanti musei degli Stati Uniti, accusandolo di violazione di copyright. Marano sosteneva di non aver mai concesso il permesso per l’utilizzo della sua fotografia ma, a quanto pare, per la giuria, non è stato un motivo sufficiente. Infatti, nel luglio 2020, un giudice distrettuale degli Stati Uniti ha deciso di respingere la causa. Questo perché il fotografo e il suo avvocato «Non hanno mostrato perché l’uso da parte del Met (dell’immagine) non è protetto dall’eccezione del fair use». Lawrence Marano ha presentato ricorso ma la settimana scorsa i giudici di New York hanno confermato la sentenza precedente.

Legge sul copyright: il fair use negli Stati Uniti

L’utilizzo di una fotografia da parte di un museo non è certo cosa nuova. Infatti, in quanto istituzioni culturali, i musei «Hanno la libertà di utilizzare fotografie che sono manufatti storici per arricchire la loro presentazione di oggetti d’arte al pubblico«». Così si è espressa in un comunicato Linda Steinman, avvocato del Metropolitan Museum.

Al centro della questione c’è il sopracitato fair use, appunto. Si tratta di una disposizione legislativa in vigore negli Stati Uniti che regolamenta l’utilizzo di materiale coperto da copyright. Grazie al fair use, si può fare a meno di richiedere un’autorizzazione scritta a chi detiene i diritti in caso di scopi d’informazione, insegnamento o critica. Perciò, i giudici di New York hanno respinto anche il ricorso di Marano, in quanto «La mostra del Met mette in evidenza il design unico della chitarra Frankenstein e il suo significato nello sviluppo di strumenti rock n’ roll». Invece, il discorso cambia se a utilizzare una fotografia è un’artista, come nel caso di Andy Warhol.

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La chitarra “Frankenstein” usata da Eddie Van Halen. Foto: Don Emmert / AFP via Getty Images

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