Esattamente dieci anni fa, nell’autunno 1995, la Galleria in Arco di Torino diretta da Sergio Bertaccini celebrava i propri dieci anni di attività con una mostra dedicata all’allora giovane pittura italiana. Curata da Luca Beatrice e da Cristiana Perrella, Dodici pittori italiani faceva il punto sulle esperienze più significative dei nuovi linguaggi figurativi, scegliendo nella generazione dei trentenni dell’epoca alcuni tra gli aspetti più significativi in area concettuale (Cingolani, Pancrazzi, Pessoli), mediale e postmediale (De Paris, Pusole, Cascavilla, Kastelic), o indagando il rapporto tra pittura e fotografia (Galliano). Completavano il gruppo Sgherri, Fermariello, Bazan e Di Lernia.
Quella mostra, prodotta dalla Galleria In Arco, fu allestita in un fabbricato industriale nel centro di Torino, lo Spazio Herno in seguito dismesso; a fianco venne prodotto un importante catalogo ricco di testi e immagini.

Autunno 2005. Sono trascorsi dieci anni dalla mostra e la Galleria In Arco festeggia oggi il proprio ventennale. Quale occasione migliore per riproporre dunque al pubblico torinese, italiano e internazionale, che accorrerà numeroso per Artissima, un nuovo “focus” sulla giovane pittura italiana.
Luca Beatrice, curatore di questa seconda edizione, ha selezionato dodici pittori italiani appartenenti alla generazione dei 25enni – 35enni molti dei quali, all’epoca della prima mostra, non ancora attivi. Sorgeranno perciò spontanee alcune domande: cos’è cambiato nella pittura italiana degli ultimi dieci anni? Quali sono i nuovi riferimenti culturali e visivi di questa generazione? E’ possibile fare un confronto tra ieri e oggi, tenendo conto dei mutamenti sociali, politici, economici?

La mostra si terrà alla Galleria In Arco dall’8 novembre al 23 dicembre 2005, con un gustoso preview evento: un’opera di ciascun artista verrà presentata all’AB + durante un opening party la sera di venerdì 7 novembre a partire dalle ore 20. AB+ è uno degli spazi torinesi di tendenza, un progetto che mescola cultura e intrattenimento così come si uniscono i diversi pubblici, dell’arte e delle notti torinesi.