In questa personale l ‘artista introduce un “messaggio incompleto”, come spesso succede con gli sms sul cellulare troppo lunghi e riceviamo solo una parte del messaggio. Ha deciso così di regalarci alcuni elementi riflessivi, ironici legati alla memoria e a i diversi stati di gioia e di agonia ai quali “diventa tormentoso rinunciare” , lasciando il visitatore libero di interpretare le opere e di lasciare lui stesso un messaggio sull’installazione “anche se non ci sei da 1585 giorni sei con me ” .




"Ho messo tutto qua, in questo parco.
Il mio cuore l ha preso la pietra, le mie lacrime le piante, i miei pensieri le spine.
La felicità la incontrai, poi la persi, poi la rincontrai e la persi di nuovo…e tutto questo si ripete in tantissime notti, in pochi giorni.
L attesa diventò un abitudine, i miei sogni furono i miei tormenti, i miei incubi i miei desideri, i miei ricordi affilati coltelli, il mio volto fu la mia maschera, le tue parole le mie catene, il mio studio fu la mia prigione, la verità fu la mia pistola. I miei passi furono lenti su un filo spinato.
Di giorno amo dormire e di notte amo sognare."

Dellaclà