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1957-2004. Cinquant’anni d’arte italiana nelle cronache di Lorenza Trucchi
Lorenza Trucchi è una raffinata testimone delle vicende artistiche del nostro paese dalla metà degli anni Cinquanta ad oggi. Giornalista, critico, docente alle Accademie di L’Aquila e di Roma, la sua multiforme carriera ha avuto come trait d’union una grande passione per l’arte, che l’ha portata a conoscerne tutti i protagonisti, a osservare in prima linea i principali mutamenti di contesto e, soprattutto, a documentare con la cronaca una moltitudine di esposizioni e fatti d’arte. La Quadriennale ha deciso di renderle omaggio con una raccolta di suoi scritti pubblicati tra il 1957 e il 2004 su quotidiani, settimanali, riviste, cataloghi.
Comunicato stampa
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Lorenza Trucchi è una raffinata testimone delle vicende artistiche del nostro paese dalla metà degli anni Cinquanta ad oggi. Giornalista, critico, docente alle Accademie di L’Aquila e di Roma, la sua multiforme carriera ha avuto come trait d’union una grande passione per l’arte, che l’ha portata a conoscerne tutti i protagonisti, a osservare in prima linea i principali mutamenti di contesto e, soprattutto, a documentare con la cronaca una moltitudine di esposizioni e fatti d’arte.
La Quadriennale ha deciso di renderle omaggio con una raccolta di suoi scritti pubblicati tra il 1957 e il 2004 su quotidiani, settimanali, riviste, cataloghi. Il volume, edito da Marsilio, sarà presentato mercoledì 8 luglio alle ore 18 a Villa Carpegna. Ne parleranno Luca Massimo Barbero, direttore del Macro, e il critico d’arte Marco Tonelli.
Struttura del volume
La raccolta promossa dalla Quadriennale comprende una selezione di recensioni di mostre monografiche, di grandi esposizioni collettive e di presentazioni in catalogo.
Il libro non vuole essere una antologia dell’arte italiana contemporanea. Non si è puntato ai nomi degli artisti, ma alla qualità, al valore rabdomantico del testo e all’occasione particolare in cui fu scritto.
Non è stato semplice scegliere i testi: sono infatti più di duemila i titoli pubblicati da Lorenza Trucchi. Alla loro selezione hanno lavorato, in stretta collaborazione con l’autrice, Federica Guida, Alessandro Sagramora e Marco Tonelli che ha firmato anche l’introduzione del volume.
Gli artisti
Sono in tutto 60 i testi dedicati agli artisti, alle loro mostre personali e collettive, in molti casi di carattere antologico, in altri necessariamente retrospettivo. Si spazia dai maestri del Novecento (come Balla, Boccioni, Carrà, de Chirico, De Pisis, Ferrazzi, Marini, Martini, Prampolini, Savinio, Sironi), alla stagione della Scuola romana (Mafai, Pirandello, Raphaël, Scipione); dagli astrattisti (come Consagra, Sanfilippo, Turcato) e figurativi (vedi Guttuso) il cui confronto ha dominato il clima del dopoguerra ai protagonisti dell’informale (Afro, Burri, Capogrossi, Fontana, Morlotti, Novelli, Scialoja); dagli artisti degli anni Sessanta (Ceroli, Festa, Pascali) a Castellani, Manzoni; dall’arte povera (Paolini, Pistoletto), fino agli anni Ottanta (vedi Cucchi e la Scuola di San Lorenzo) e ad artisti più giovani.
Il fatto che gli scritti dedicati a singoli artisti costituiscano la parte più consistente non è un caso. Come scrive Tonelli nell’introduzione, “la concezione stessa dell’arte che ha Lorenza Trucchi lo richiede e lo motiva”. Per lei infatti è sempre stato forte il “bisogno di circostanziare e di valutare, più gli uomini che non le tendenze e le scuole: quel che in un artista è un’idea che fa sangue, in una scuola scade spesso ad un facile schema che dissangua l’artista e l’arte”.
Gli scritti ricompongono un tessuto di eventi, memorie, affetti e mostrano come per Lorenza Trucchi sia sempre stato importante entrare in contatto con la personalità dell’artista per capirne l’opera. Le analisi e recensioni evidenziano, in particolare, la sua capacità di inscrivere il carattere e la cifra linguistica dei singoli autori entro una situazione storica più allargata, descritta sempre con ricchezza di informazioni.
Il mondo dell’arte
Gli scritti compresi nella raccolta rivelano un interesse di Lorenza Trucchi per la complessità del nostro tempo e in particolare del mondo dell’arte. Da questo libro si può ricavare anche una storia delle strategie, delle concezioni e delle pratiche espositive, di cui colpisce la lucidità dell’interpretazione e la flagranza storica.
Emerge, in particolare, la rilevanza dell’attività condotta dalle gallerie private, a Roma in particolare, a partire dalla metà degli anni Cinquanta: l’Obelisco di Gaspero del Corso e Irene Brin, La Medusa di Claudio Brini, La Salita di GianTomaso Liverani, La Tartaruga di Ninì Pirandello e Plinio de Martiis, L’Attico di Bruno e Fabio Sargentini.
Così come si coglie in pieno il respiro cosmopolita dell’indirizzo dato da Palma Bucarelli alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Non poche sono le riflessioni sul nodo tra arte e politica, via via sostituito da quello tra arte e mercato. Molto interessanti sono le considerazioni sul ruolo della critica d’arte. “C’è un tempo, un modo di fare cronaca e un modo di fare storia. Crediamo che la storia debba essere quanto possibile distaccata, serena, mentre per la cronaca è lecita quanto inevitabile una posizione più diretta, emotiva, particolaristica. C’è inoltre una grave incongruenza di fondo a voler storicizzare gli ultimi avvenimenti, il cui forse maggiore carattere e merito sta in una posizione nettamente eversiva, spesso a fondo utopistico, di per sé avversa a ogni sistematicità: un’arte che definirei gargantuesca, che presuppone ed anzi legittima anche nel critico un massimo diritto di opinione e di scelta ma non forse un pari diritto di sistematica catalogazione, del resto assai prematuro per eventi ancora in evoluzione, e, quindi, impossibili a bloccare e peggio a ibernare in un definitivo giudizio di merito” («Momento-sera», 12-13 novembre 1970, p. 15).
La donazione alla Quadriennale
Gli scritti selezionati sono tra i materiali che Lorenza Trucchi ha deciso di donare progressivamente all’Archivio Biblioteca della Quadriennale, che si occuperà della catalogazione completa della biblioteca personale della studiosa e dell’inventariazione di un nucleo eterogeneo di testimonianze documentarie comprendenti opuscoli, brochure, materiali minori a stampa e documenti autografi.
Per la Quadriennale, di cui peraltro Lorenza Trucchi è stata presidente dal 1995 al 2001, la donazione è un gesto di alto valore civile e culturale. Si renderà così disponibile per la pubblica consultazione un patrimonio bibliografico di migliaia di volumi che comprende quasi tutto il pubblicato su Dubuffet e raccolte particolarmente ampie delle letterature dedicate a Bacon, Burri, oltre che all’informale e all’astrattismo.
La Quadriennale ha deciso di renderle omaggio con una raccolta di suoi scritti pubblicati tra il 1957 e il 2004 su quotidiani, settimanali, riviste, cataloghi. Il volume, edito da Marsilio, sarà presentato mercoledì 8 luglio alle ore 18 a Villa Carpegna. Ne parleranno Luca Massimo Barbero, direttore del Macro, e il critico d’arte Marco Tonelli.
Struttura del volume
La raccolta promossa dalla Quadriennale comprende una selezione di recensioni di mostre monografiche, di grandi esposizioni collettive e di presentazioni in catalogo.
Il libro non vuole essere una antologia dell’arte italiana contemporanea. Non si è puntato ai nomi degli artisti, ma alla qualità, al valore rabdomantico del testo e all’occasione particolare in cui fu scritto.
Non è stato semplice scegliere i testi: sono infatti più di duemila i titoli pubblicati da Lorenza Trucchi. Alla loro selezione hanno lavorato, in stretta collaborazione con l’autrice, Federica Guida, Alessandro Sagramora e Marco Tonelli che ha firmato anche l’introduzione del volume.
Gli artisti
Sono in tutto 60 i testi dedicati agli artisti, alle loro mostre personali e collettive, in molti casi di carattere antologico, in altri necessariamente retrospettivo. Si spazia dai maestri del Novecento (come Balla, Boccioni, Carrà, de Chirico, De Pisis, Ferrazzi, Marini, Martini, Prampolini, Savinio, Sironi), alla stagione della Scuola romana (Mafai, Pirandello, Raphaël, Scipione); dagli astrattisti (come Consagra, Sanfilippo, Turcato) e figurativi (vedi Guttuso) il cui confronto ha dominato il clima del dopoguerra ai protagonisti dell’informale (Afro, Burri, Capogrossi, Fontana, Morlotti, Novelli, Scialoja); dagli artisti degli anni Sessanta (Ceroli, Festa, Pascali) a Castellani, Manzoni; dall’arte povera (Paolini, Pistoletto), fino agli anni Ottanta (vedi Cucchi e la Scuola di San Lorenzo) e ad artisti più giovani.
Il fatto che gli scritti dedicati a singoli artisti costituiscano la parte più consistente non è un caso. Come scrive Tonelli nell’introduzione, “la concezione stessa dell’arte che ha Lorenza Trucchi lo richiede e lo motiva”. Per lei infatti è sempre stato forte il “bisogno di circostanziare e di valutare, più gli uomini che non le tendenze e le scuole: quel che in un artista è un’idea che fa sangue, in una scuola scade spesso ad un facile schema che dissangua l’artista e l’arte”.
Gli scritti ricompongono un tessuto di eventi, memorie, affetti e mostrano come per Lorenza Trucchi sia sempre stato importante entrare in contatto con la personalità dell’artista per capirne l’opera. Le analisi e recensioni evidenziano, in particolare, la sua capacità di inscrivere il carattere e la cifra linguistica dei singoli autori entro una situazione storica più allargata, descritta sempre con ricchezza di informazioni.
Il mondo dell’arte
Gli scritti compresi nella raccolta rivelano un interesse di Lorenza Trucchi per la complessità del nostro tempo e in particolare del mondo dell’arte. Da questo libro si può ricavare anche una storia delle strategie, delle concezioni e delle pratiche espositive, di cui colpisce la lucidità dell’interpretazione e la flagranza storica.
Emerge, in particolare, la rilevanza dell’attività condotta dalle gallerie private, a Roma in particolare, a partire dalla metà degli anni Cinquanta: l’Obelisco di Gaspero del Corso e Irene Brin, La Medusa di Claudio Brini, La Salita di GianTomaso Liverani, La Tartaruga di Ninì Pirandello e Plinio de Martiis, L’Attico di Bruno e Fabio Sargentini.
Così come si coglie in pieno il respiro cosmopolita dell’indirizzo dato da Palma Bucarelli alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Non poche sono le riflessioni sul nodo tra arte e politica, via via sostituito da quello tra arte e mercato. Molto interessanti sono le considerazioni sul ruolo della critica d’arte. “C’è un tempo, un modo di fare cronaca e un modo di fare storia. Crediamo che la storia debba essere quanto possibile distaccata, serena, mentre per la cronaca è lecita quanto inevitabile una posizione più diretta, emotiva, particolaristica. C’è inoltre una grave incongruenza di fondo a voler storicizzare gli ultimi avvenimenti, il cui forse maggiore carattere e merito sta in una posizione nettamente eversiva, spesso a fondo utopistico, di per sé avversa a ogni sistematicità: un’arte che definirei gargantuesca, che presuppone ed anzi legittima anche nel critico un massimo diritto di opinione e di scelta ma non forse un pari diritto di sistematica catalogazione, del resto assai prematuro per eventi ancora in evoluzione, e, quindi, impossibili a bloccare e peggio a ibernare in un definitivo giudizio di merito” («Momento-sera», 12-13 novembre 1970, p. 15).
La donazione alla Quadriennale
Gli scritti selezionati sono tra i materiali che Lorenza Trucchi ha deciso di donare progressivamente all’Archivio Biblioteca della Quadriennale, che si occuperà della catalogazione completa della biblioteca personale della studiosa e dell’inventariazione di un nucleo eterogeneo di testimonianze documentarie comprendenti opuscoli, brochure, materiali minori a stampa e documenti autografi.
Per la Quadriennale, di cui peraltro Lorenza Trucchi è stata presidente dal 1995 al 2001, la donazione è un gesto di alto valore civile e culturale. Si renderà così disponibile per la pubblica consultazione un patrimonio bibliografico di migliaia di volumi che comprende quasi tutto il pubblicato su Dubuffet e raccolte particolarmente ampie delle letterature dedicate a Bacon, Burri, oltre che all’informale e all’astrattismo.
08
luglio 2009
1957-2004. Cinquant’anni d’arte italiana nelle cronache di Lorenza Trucchi
08 luglio 2009
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
QUADRIENNALE DI ROMA – VILLA CARPEGNA
Roma, Piazza Di Villa Carpegna, (Roma)
Roma, Piazza Di Villa Carpegna, (Roma)
Vernissage
8 Luglio 2009, ore 18
Editore
MARSILIO
Ufficio stampa
NOVELLA MIRRI
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR