3 x 3 – Antonio Rinaldi – Silence, pleasehttps://www.exibart.com/repository/media/eventi/2003/10/3-x-3-8211-antonio-rinaldi-8211-silence-please.jpg

3 x 3 – Antonio Rinaldi – Silence, please

L’arte può essere anche assenza e nell’assenza coinvolgerci più che con la presenza dei corpi, del pieno delle forme e dei colori. Nel vuoto e con il vuoto si confonde e confronta quest’opera di Antonio Rinaldi, artista del corso di scultura che si occupa anche di teatro e concepisce ogni sua opera d’arte come un progetto totale che coinvolge in diversi modi gli spettatori. Il lavoro esposto in quest’occasione, è l’ampliamento di un progetto già in atto, iniziato con un numero minimo di stele, destinate a crescere, come le sagome dei profili umani che Rinaldi ha elaborato prima di realizzare quest’opera, a formare storie stilizzate su lunghe pareti. Le steli presentate sono libere rielaborazioni di Stele Daunie, originarie della Puglia, (Gargano, Manfredonia) cui l’artista ha tolto fisicità, cancellando le caratteristiche di ognuna, sino a farle divenire neri profili di ferro, ben saldi sulla base, ma esili nei confronti dello spazio, perché destinate a romperlo e a rompersi al suo interno, come fragili oggetti di vetro. La trasparenza li rende simili a leggeri profili disegnati, contenitori del nulla, o del tutto, dipende da cosa trasferiscono i riguardanti ogni volta sulle singole steli. Insieme formano un tutto silenzioso, predisposto ad invadere la galleria sino ad impedire quasi ai presenti di camminare al suo interno. Antonio Rinaldi regista, in questo caso impone un ordine agli astanti, denominando la mostra: “Silence please”. Il silenzio richiesto, paradossalmente imporrà ai presenti di interagire con l’opera, con l’assenza di dialogo. Sarà possibile commentare le steli, durante la contro/performance, solo con lo sguardo ed i gesti. L’esercito di sagome invade lo spazio, ma a noi spettatori non è dato di proteggerci se non diventando a nostra volta esseri muti, platea che si confonde nella sacralità cimiteriale dell’opera che evoca la morte dell’arte. Anche in quest’opera compaiono due aspetti, il primo coincide con il sacralità dei cimiteri, il secondo è l’ironia che sussiste nel pensare ad un cimitero inserito in una galleria d’arte. Ma le lapidi non mostrano nomi né date, sono anonime, come potrebbero esserlo quelle di soldati caduti in guerra, eroi caduti per la causa dell’arte in questo caso, a ricordarci che dopo la morte di qualsiasi cosa, segue la sua rinascita. Come sostiene Baudrillard, nel testo “La morte dell’arte” nelle immagini qualcosa deve necessariamente andarsene, sparire, ma senza arrivare all’ “annientamento” definitivo. Il segreto è che la sparizione deve restare viva, per attrarre attenzione, come questi profili, da guardare religiosamente in silenzio.

 
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09 ottobre 2003

3 x 3 – Antonio Rinaldi – Silence, please

Dal 09 all'undici ottobre 2003
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO SUMITHRA
Ravenna, Via Pier Paolo Pasolini, 45, (Ravenna)
Orario di apertura
dalle 17.30 alle 19.30
Vernissage
9 Ottobre 2003, ore 18.30 - 20.00
Sito web
www.sumithra.it/3x3.2003.htm

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