Un filo rosso unisce i quattro artisti che presentano le loro opere in questa mostra segusina. E’ un filo, che pur rispettando la particolarità, l’arte peculiare di ciascuno, riesce a tessere una trama di armonia e di felice coralità

Daniela Baldo esegue le sue opere seguendo una ricerca in cui il gesto rapido e sicuro produce un segno a volte preciso come una “scrittura” da Mathieu, mentre talvolta esplode in un dinamico e veemente magnetismo.

Nella pittura di Ivo Bonino emerge l’ambiente naturalistico, un certo simbolismo idealista che può sfociare nel surreale, la semplicità iterativa degli elementi naturali, i colori caldi, mai festosi ma intensi eppur delicati, ecco il racconto interiore di Ivo Bonino filtrato dal sogno e dalla memoria.

Nella pittura di Venere Chillemi emerge un mondo di energia e silenzio oltre lo spazio ed il tempo. Il mondo della pittura-psiche

Il percorso pittorico di Nicola Tatullo ha avuto sempre uno svolgimento lineare e logico. Nella sua recente opera pittorica, le ruote dentate, le linee dentate, i tratti dentati che costituiscono molti confini circolari sono segni simbolici di grande valore.

Il filo rosso dell’omogeneità e della raffinatezza unisce dunque i quattro artisti che presentiamo oggi. Ma ancor più li unisce una base strutturale da cui emerge, in alcuni evidente in altri quasi impercettibili, la frattura dei legami con la raffigurazione e l’ingresso nell’informe.