La mostra - curata da Dominique Païni e organizzata, nell’ambito della 51.esposizione internazionale d’arte-La Biennale di Venezia, grazie alla collaborazione tra Musei Civici Veneziani e Baudoin Lebon, Parigi - è allestita al primo piano nobile del Palazzo e si integra nei suggestivi spazi e arredi dell’atelier di Mariano Fortuny. Presenta una serie di opere (immagini fotografiche bucate e/o ridisegnate da centinaia di spilli ad esse sovrapposti) in grado di “assemblare” anche concettualmente fotografia e materia tridimensionale, oltre a installazioni video e una scultura a pavimento composta da dodici elementi.