JOSEPH BEUYS

DIFESA DELLA NATURA

THE LIVING SCULPTURE KASSEL 1977 VENEZIA 2007

OMAGGIO a HARALD SZEEMANN



100 GIORNI DI CONFERENZA PERMANENTE


“La musica e la pittura sono sorelle e direi, anche sorelle gemelle… la mia stessa bacchetta è un allegorico pennello che rotea nell’aria ed esprime quei colori che l’esecuzione tradurrà in suoni”

Arturo Toscanini, 1931

Considerazioni generali

“Proliferante verità del sentimento” era il titolo della mia musica/immersione alla Biennale 2000. E’ la dimensione/dimostrazione/metafora di una nuova libertà dell’artista nell’esecuzione della sua opera, attraverso una sua scelta di “costrizioni”.

E’ sempre stato così. L’artista s’ inventa le difficoltà. E’ sempre la scelta dei materiali e soprattutto dei “modi” nel fare che hanno portato a risultati nuovi, linguaggi.

La costrizione deve essere forte. Più forte è, più aumenta la responsabilità di chi fa. Più si costringe, una volta superata, più si sorprende, lui, l’artista e gli altri. Deve essere alta la difficoltà.

Si può vedere in questa chiave anche la mia “Traversata dell’Atlantico a nuoto” (tra Londra e New York, nella piscina della Queen Elizabeth 2, e proprio quest’anno cade il 25 anniversario).


“Musica della pittura”

Non è un labirinto e non è un ritorno. Come sempre è il sentimento che organizza, in questo caso l’unione di due categorie, l’una temporale e l’altra priva di tempo, musica e pittura.

Ho scelto termine “Musica della pittura”, che vuol dire musica di questo preciso dipinto, di questa preciso processo dell’esecuzione.

La "musica della pittura" non è solo un neologismo. E' la sinergia della fisicità del gesto della mano che toccando la tela con il pennello-bacchetta, muove il tasto voluto del pianoforte acustico/meccanico Disklavier: generare all'istante sia la figura che la melodia.

L’unione tra le due categorie, musica e pittura, è di tipo “artimediale”, che indica responsabilità diverse. A differenza del termine “multimedia” che è per tutti.

Anche l’opera lirica è “multimediale” ma è soprattutto “artimediale”!