- Un evento performativo decentrato in più sedi museali e istituzionali italiane ed estere, con performances previste entro le prime settimane inaugurali della 52. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, sono invitati a prendere parte all’evento artisti di Italia, Taiwan, Svezia, Giappone, unitamente ad un gruppo selezionato di studenti delle Accademia di Belle Arti di Venezia e Stoccolma – tema principale (nonché argomento di discussione seminariale) sarà la “carta” nei suoi più diversificati significati: intesa come supporto fisico, sia per le opere d’arte, ma anche per la memoria sociale e collettiva, storica, come supporto per la conoscenza e come strumento di espressione e strumento terapeutico. Punto base di riferimento informativo/espositivo (e luogo principale per le performances nazionali ed internazionali previste) sarà il chiostro di Santa Maria Ausiliatrice (ESU – Venezia).

- La documentazione della performance realizzata dal vivo in ciascuna situazione prevista e coordinata sarà registrata, documentata e mostrata al pubblico per mezzo di supporti digitali (DVD su schermi ai cristalli liquidi, proiettori) collocati in ciascun sito istituzionale e museale coinvolto, per l’intera durata della Biennale, unitamente a tutta la documentazione scritta disponibile (cataloghi, brochures, atti dei convegni e dei seminari).

- Seminari sul tema: “La carta: Storia, Memoria, Tradizione nell’epoca della rivoluzione digitale” sono previsti presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Venezia per il periodo di giugno 2007.

- Tutti i materiali scritti più una documentazione visiva riguardante ogni singola iniziativa prevista e coordinata in ciascun sito museale e istituzionale coinvolto nel P3Project sarà incluso in uno specifico catalogo pubblicato per l’occasione e distribuito in tutti i siti coinvolti.

Il progetto dei seminari vuole evidenziare come ogni singola innovazione tecnologica possa cambiare drasticamente il nostro stile di vita. Baudrillard aveva preconizzato l’individualità “pluralizzata” e “disintegrata” del singolo in un’era moderna dominata dalle tecnologie mass-mediali. Il cittadino si ritrova oggi in una posizione pericolosa: è sempre più oggetto e sempre meno soggetto dell’informazione globale; egli vede il mondo reale attraverso lenti tecnologiche: per mezzo di estensioni “virtuali” di se stesso, non più attraverso il proprio corpo ed i propri sensi diretti. Egli quasi non necessita più di contatto umano e i media decidono ogni cosa per lui.

Con PERFORMATIVE-PAPER-PROJECT vogliamo provarci ad invertire questa minacciosa tendenza, consentendo all’artista-performer ed al suo pubblico di raggiungere (o “ri-creare”) una relazione umana autentica.

L’evento performativo sarà gratuito ed esteso all’intera cittadinanza, senza distinzioni di età o estrazione culturale.