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53. Biennale – Padiglione croato
Il progetto: “Elaborazione pittorica della sensibilità e della realtà” rappresenta la Croazia alla Biennale di Venezia
Comunicato stampa
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In sintonia con il tema “Fare mondi” e con le suggestioni del
direttore della Biennale Daniel Birmbaum, secondo il quale le
selezioni nazionali dovrebbero problematizzare l’affinità dei processi
creativi ed i rapporti tra le generazioni, l’arte contemporanea croata
è rappresentata dai pittori Nikola Koydl (n. 1939), Zoltan Novak (n.
1963) e Matko Vekić (n. 1970).
Essi sono presenti con lavori che rappresentano insiemi uniformi tanto dal punto di vista contenutistico quanto da quello stilistico, cioè il succo della loro opera pittorica degli ultimi due o tre anni.
Presentando soprattutto tele realizzate di recente, ciascuno dei tre artisti ha creato per l’occasione un’opera tridimensionale che corrisponde eccellentemente all’espressione pittorica, alle tensioni di ricerca ed al credo creativo d’ognuno di essi.
L’allestimento è a cura dell’artista Getulio Alviani, eccellente conoscitore dell’arte croata. Con gran rispetto verso l’opera dei pittori e, naturalmente, verso gli spazi restaurati dell’antico palazzo veneziano, la mostra allestita va molto aldilà della piacevolezza, è più d’una mostra da visitare al volo, va oltre la rassegna celebrativa dell’opera dei tre pittori. Le opere esposte rendono lo spazio un luogo di contemplazione ed una zona artistica unica, nella quale le individualità sapientemente articolate di ciascun artista presente testimoniano della sua attenzione alla salvaguardia della bellezza dell’atto creativo ed alle trasformazioni
innovative dello spazio del quadro.
Nel contempo, le loro opere ci forniscono risposte ai seguenti quesiti: quali ne sono le origini, in che modo arricchiscono l’eredità moderna con espressioni contemporanee e da dove traggono ispirazione per creare mondi di un futuro non ancora intelligibile d’autentica arte pittorica.
I fili che legano Nikola Koydl, Zoltan Novak e Matko Vekić sono molteplici e non s’esauriscono nel rapporto tra il Koydl professore e gli allievi Novak e Vekić (in quanto studenti di due generazioni diverse presso l’Accademia delle Belle Arti di Zagabria, dove
oggi tutti e tre insegnano). Parafrasando le parole di un pittore americano, e cioè che la “Grande arte” è l’espressione esteriore della vita interiore dell’artista, vita interiore che coincide con la sua visione personale del mondo, intendo dire che è proprio questo dedicarsi alla materializzazione del vissuto e del sentito il punto focale della loro comunione.
Le forme delle loro materializzazioni pittoriche dei contenuti, d’aspetto geometrico, organico, espressivo o malinconico, si limitano a seguire la vita interiore degli artisti ed arricchiscono le loro personalità e l’acuta riflessione sul mondo percepito e reale che
è motivo d’interesse comune.
La riflessione esistenziale e spirituale, immaginaria e reale, bidimensionale e tridimensionale dell’opera pittorica s’alterna nella produzione dei tre artisti, attualizzando la questione del rapporto tra il quadro e la realtà. Considererei giustificata la loro tendenza ai procedimenti tradizionali e costante l’apertura verso nuovi spazi della materia pittorica, che rafforza la libertà di scelta della cifra espressiva e testimonia l’alternarsi del concetto delle installazioni
estemporanee dell’atto artistico.
L’energia e l’esclusività che Koydl, Novak e Vekić immettono nelle loro opere penetrano l’impersonalità della prassi artistica contemporanea, restituendo agli occhi dell’osservatore un quadro perennemente ardente.
Biserka Rauter Plančić
direttore della Biennale Daniel Birmbaum, secondo il quale le
selezioni nazionali dovrebbero problematizzare l’affinità dei processi
creativi ed i rapporti tra le generazioni, l’arte contemporanea croata
è rappresentata dai pittori Nikola Koydl (n. 1939), Zoltan Novak (n.
1963) e Matko Vekić (n. 1970).
Essi sono presenti con lavori che rappresentano insiemi uniformi tanto dal punto di vista contenutistico quanto da quello stilistico, cioè il succo della loro opera pittorica degli ultimi due o tre anni.
Presentando soprattutto tele realizzate di recente, ciascuno dei tre artisti ha creato per l’occasione un’opera tridimensionale che corrisponde eccellentemente all’espressione pittorica, alle tensioni di ricerca ed al credo creativo d’ognuno di essi.
L’allestimento è a cura dell’artista Getulio Alviani, eccellente conoscitore dell’arte croata. Con gran rispetto verso l’opera dei pittori e, naturalmente, verso gli spazi restaurati dell’antico palazzo veneziano, la mostra allestita va molto aldilà della piacevolezza, è più d’una mostra da visitare al volo, va oltre la rassegna celebrativa dell’opera dei tre pittori. Le opere esposte rendono lo spazio un luogo di contemplazione ed una zona artistica unica, nella quale le individualità sapientemente articolate di ciascun artista presente testimoniano della sua attenzione alla salvaguardia della bellezza dell’atto creativo ed alle trasformazioni
innovative dello spazio del quadro.
Nel contempo, le loro opere ci forniscono risposte ai seguenti quesiti: quali ne sono le origini, in che modo arricchiscono l’eredità moderna con espressioni contemporanee e da dove traggono ispirazione per creare mondi di un futuro non ancora intelligibile d’autentica arte pittorica.
I fili che legano Nikola Koydl, Zoltan Novak e Matko Vekić sono molteplici e non s’esauriscono nel rapporto tra il Koydl professore e gli allievi Novak e Vekić (in quanto studenti di due generazioni diverse presso l’Accademia delle Belle Arti di Zagabria, dove
oggi tutti e tre insegnano). Parafrasando le parole di un pittore americano, e cioè che la “Grande arte” è l’espressione esteriore della vita interiore dell’artista, vita interiore che coincide con la sua visione personale del mondo, intendo dire che è proprio questo dedicarsi alla materializzazione del vissuto e del sentito il punto focale della loro comunione.
Le forme delle loro materializzazioni pittoriche dei contenuti, d’aspetto geometrico, organico, espressivo o malinconico, si limitano a seguire la vita interiore degli artisti ed arricchiscono le loro personalità e l’acuta riflessione sul mondo percepito e reale che
è motivo d’interesse comune.
La riflessione esistenziale e spirituale, immaginaria e reale, bidimensionale e tridimensionale dell’opera pittorica s’alterna nella produzione dei tre artisti, attualizzando la questione del rapporto tra il quadro e la realtà. Considererei giustificata la loro tendenza ai procedimenti tradizionali e costante l’apertura verso nuovi spazi della materia pittorica, che rafforza la libertà di scelta della cifra espressiva e testimonia l’alternarsi del concetto delle installazioni
estemporanee dell’atto artistico.
L’energia e l’esclusività che Koydl, Novak e Vekić immettono nelle loro opere penetrano l’impersonalità della prassi artistica contemporanea, restituendo agli occhi dell’osservatore un quadro perennemente ardente.
Biserka Rauter Plančić
05
giugno 2009
53. Biennale – Padiglione croato
Dal 05 giugno al 22 novembre 2009
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA
Venezia, Campo Santa Maria Formosa, 5252, (Venezia)
Venezia, Campo Santa Maria Formosa, 5252, (Venezia)
Sito web
www.moderna-galerija.hr
Autore
Curatore