Simona Uberto a Campus Point …
Apre il terzo ciclo dedicato a giovani artisti


Il ciclo espositivo A Campus Point …, a cura di Francesca Brambilla, torna alla ribalta con 4 importanti rassegne.

L’apertura di questa nuova stagione dedicata all’arte contemporanea è la mostra dell’artista Simona Uberto che si inaugurerà venerdì 26 marzo nella sala vetrata di Campus Point, contenitore trasparente, metafora di uno spazio aperto a tutti che si offre alla città e la accoglie per diventare luogo d’incontro tra cultura, istituzioni e impresa.

Il Politecnico rinnova al territorio la proposta di condividere uno spazio fisico da vivere e visitare per mezzo dello spunto artistico e uno spazio concettuale per suggerire stimoli, per creare occasioni di confronto e favorire la conoscenza reciproca in modo giocoso e informale.

Simona Uberto lavora con sagome di corpi. Corpi reali precedentemente fotografati, poi “perimetrati”. Il soggetto, la persona, perde la sua identità per assumere, con la forza dell’arte, un’identità assai più vasta, nel tempo e nello spazio, indefinita ma comprensiva di ogni identificazione.

Ogni lavoro, è una sequenza senza epilogo di ritratti da cui è esclusa la percezione precisa di un volto a vantaggio di un stimolo immaginativo. Ciò che interessa all’artista è la rappresentazione della “commedia umana”, inesorabilmente condizionata dalla presenza di innumerevoli confini fisici, mentali, sociali e comportamentali.


Simona Uberto, applicando le antiche teorie fisionomiche dell’ombra all’intera società, instaura un recupero di senso partendo dalla superficie.

In occasione della mostra Alberto Fiz, critico e giornalista esperto d’arte, presenterà ombre senza voce, senza ali, il nuovo libro d’artista edito dalla Colophonarte.

Sono sagome di persone svuotate di ogni dove. Gente che cammina, va, corre. Forse verso qualcosa. Forse verso il nulla. Gente che si somma ad altra gente. Di questo tratta. L’autrice dei versi è la bellunese Serena Dal Borgo, l’artista delle tavole è Simona Uberto.