IL 5 luglio del 2011 in tutto il mondo si apprendeva la notizia della scomparsa del Liber Sancti Iacobi, più conosciuto come “Codice Calixtino” della cattedrale di Santiago de Compostela. Il furto era avvenuto il giorno prima, il 4 luglio. Dopo un anno di ricerche, il 5 luglio del 2012, la polizia scopre la dimora del manoscritto più celebre del pellegrinaggio giacobeo.

L’esposizione itinerante A la luz del Calixtino. El Códice de Santiago propone una dimostrazione il cui progetto va di pari passo con la biografia del codice e la storia dei pellegrinaggi a Santiago de Compostela. Si tratta di un viaggio nel tempo che serve da filo conduttore dell’esposizione e che rappresenta i contenuti dell’opera sottratta e trovata, e i riferimenti al cammino di pellegrinaggio alla città di Santiago.

Per questa ragione include testi, fotografie, il facsimile del documento, la possibilità della sua completa visione in versione digitale, una serie di facsimili e originali e diverse riproduzioni audiovisive basate su dati del Libro V del codice, come un programma di visita virtuale nella Basilica giacobea denominato “Libro di Pietra”.

Come integrazione, la creatività contemporanea fa anche parte del progetto. Oltre le varie incisioni originali dell’artista Francisco Leiro, che fanno parte della prima versione completa del “Calixtino” in lingua galiziana, l’esposizione presenta una serie di fotografie attuali del cammino di Santiago di artisti come Luis Gabú, Santy López, Tino Viz, Eutropio Rodríguez e Silvia Steinbach.

Dal 24 maggio al 19 giugno 2013
Instituto Cervantes Palermo
Via Argenteria Nuova, 33
Orario di visita
Lu-Mar-Gio dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 a 18:00 V dalle 10:00 alle 13:00
Mercoledì chiuso
Ingresso libero