Paola Falasco Sorvegliare e pulire

Lavarsi le mani per due ore, ininterrottamente, fino a consumare la pelle. Alla parete, le immagini di oggetti di uso collettivo, riconosciuti come veicoli di batteri. A fianco delle fotografie è indicata la quantità di microrganismi (CFU: unità formanti colonie) per decimetro quadrato, microrganismi che presentano le origini geografiche più varie.

La performance si basa sull’analogia pulizia/sicurezza, analizzata da due punti di vista diversi. Il primo sguardo è intimo, personale: attraverso l’eccesso di pulizia passano la paura del contagio, la difesa dal contatto con l’Altro, la ricerca di un corpo ideale “intatto e puro” che riduca i rischi del mondo esterno. Il secondo sguardo va al di là della dimensione del singolo. L’igiene – l’igiene pubblica - è un’invenzione sociale che alimenta un sistema di controllo e di potere sul corpo degli individui. Agire sull’igiene della popolazione significa limitare la libertà del singolo a difesa della salute del corpo sociale. Su questi presupposti sono stati costruiti i moderni sistemi sanitari, ma sappiamo anche quanto la degenerazione dell’idea di igiene – intesa come eliminazione dell’impuro e del differente – conduca a tragiche conseguenze.



A-more è un progetto di olocolors a cura di a.titolo