Sabato 31 maggio alle ore 18.00, negli spazi della Galleria Permariemonti di Civitanova Marche, sarà inaugurata la mostra degli artisti Auro Ceccobelli, Alessandro Cucchi e Celso Ceccobelli, intitolata La moglie di Man Ray era una S… anta. Si tratta di un progetto sviluppato intorno alla vita personale (re-inventata dagli stessi artisti) di Man Ray, uno dei protagonisti storici del Dadaismo. Partendo dagli “oggetti d’affezione” (tra cui il famoso ferro da stiro con le punte) che Ray realizzò a partire dagli anni ’20 del secolo scorso, i tre fantasiosi ed ironici figli d’arte hanno ricreato in ceramica vari oggetti, la cui funzionalità viene persa nell'utilizzo della terracotta. Ispirandosi alla casa, agli attrezzi, agli strumenti, e ad alcune specialità amate da Man Ray come la pesca, il trio artistico ACA ( «dopo anni di silenziosa ricerca tra archivi familiari e club di pesca del lungo Senna», scrive il curatore Marco Deserto) ha deciso di esporre i reperti della memoria ceramica dei Ray, tra cui ami ed altre «nefandezze marine» riprodotti in ceramica raku. Il tutto, all’interno di un allestimento da museo archeologico, così che chi guarda quasi osserva reperti di tecnologie divenute inutili, come videoregistratori, citofoni, calcolatrici, telefoni col filo, miliardi di tipi di interruttori, presto destinati a sparire. Oggetti che tuttavia, ai tempi d’utilizzo, erano di fondamentale importanza: fermare la forma dei loro corpi nella cottura dell'argilla in proporzioni percepite come “giuste” e belle, risponde allora al desiderio, degli artisti come sicuramente anche di molti di noi, di farli durare ancora un po’, per conservare la memoria di un tempo che altrimenti rischia di essere dimenticato.