“Nervi d’acciao e d’altre fibre intessuti
come una fatale ragnatela sulle teste dei cittadini
corre avanti e indietro impazzita la folgore
i tram conducendo a mete sconosciute…." ( Acrolissi - M. Negri)

Prosegue la programmazione autunnale di Spazio 6/A , sotto la co-direzione artistica di Stefania Binato e Luca Sartini, con “Acrolissi, treni di parole, di-segni e colori . Un viaggio tra l’asfalto e il sogno".
Che odore ha la nebbia? Che cosa dentro di noi parla di un’epifania? Quale luce o segno ci fa sentire a casa? Dove trova consistenza il silenzio in un mondo che non sta mai zitto? Si prova a rispondere con un progetto multimediale costruito sulle opere di Gabriele Memola ( disegnatore), Martino Negri (scrittore) ed il writer - areosol artist Emanuele Alfieri( di quest’ultimo giovanissimo, ancora presente l’eco del successo per i murales realizzati in occasione dell’apertura della Triennale -Bovisa).
Tre astronauti del moderno volo della psiche, idraulici delle emozioni invadono la calma accogliente di Spazio d’Arte Sei/A , cercando di dar corpo alle pulsioni dell’eroe contemporaneo prima del gesto quotidiano. Segni e parole , sangue vibrante che trasforma la rabbia in epica preghiera; in questo si fondono le tre espressioni d’arte che ci parlano dell’attesa dell’emozione eterna dell’amore ( Gabriele e Martino) e dell’invisibilta' dell’individuo nell’assordante e cieca corsa metropolitana che trova corpo nel segno rituale ( di Emanuele) ,ripoetizzando l’urbanesimo sconvolto dalla troppa meccanicita' tecnologica.