La Galleria dell’Orologio è lieta di presentare “Just wearing ink. Visioni a penna”, prima mostra personale di Adele Cerando, giovane artista calabrese, performer ed attrice nata e cresciuta nel solare mondo mediterraneo, con alle spalle studi scientifici presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, si presenta al pubblico con 19 opere inedite, frutto di un’inesauribile passione per il tratto sensuale della penna a sfera.
Quindici “matrici”, di dimensioni ridotte, offrono una percezione completa della padronanza tecnica
della disegnatrice. Con un chiaroscuro vigoroso e accattivante, Adele Ceraudo traccia forme che non descrivono solo corpi, volti e fisionomie - perfette fino allo struggimento - ma raccontano pause, tensioni, spasmi: inestricabili nodi emozionali vibranti di un’energia silenziosa e raffinata. Una “visione” mirata del corpo umano, bello. Un corpo reale e al contempo sublimato e rivissuto, inteso non solo come espressione innegabile dell’essere, ma soprattutto come “luogo della memoria, come cicatrice pulsante delle ferite inflitte, inevitabilmente, dal dipanarsi della vita”.
Quattro tele ancora, di grande formato (di cui una realizzata in collaborazione con l’artista Baldo Diodato), caricate di oro, rame o rosso fuoco, montate su acciaio, o incastonate in una lastra di plexiglass, rivelano poi declinazioni inaspettate. Il segno della linea s’insinua nella massa del colore, nello spessore del pigmento. L’energia epidermica delle “matrici”, amplificata dalle dimensioni e dal vigore della materia applicata in tecnica mista, si sprigiona ed esplode, liberando l’intima corporeità del soggetto nella scintilla patinata del grand tableau.