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Adele Ceraudo – Particolare Rivelato
Un’esposizione di sedici opere in tutto, otto disegni a penna bic e otto quadri elaborati a partire dai disegni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Particolare Rivelato”, il secondo appuntamento della Rassegna BATTITI
Dal 1° al 15 dicembre 2010, la galleria Quantum Leap (nel quartiere Monti) ospiterà l'evento “Particolare Rivelato”.
Nell’ambito della I° Edizione della Rassegna BATTITI, organizzata dall’associazione artistico-culturale Green Generation e finanziata dalla Fondazione Roma - Terzo Settore, sarà inaugurato il prossimo 1° dicembre alle ore 19.00 presso la galleria Quantum Leap (Via Urbana 122) l’evento “Particolare Rivelato”, patrocinato dalla Regione Calabria.
Animeranno il dibattito della serata di apertura Simona Capodimonti, curatrice della mostra, Rosanna Barbiellini Amidei, storica dell’arte, Franco Lanzino, Presidente della Fondazione Roberta Lanzino, Roberta Lena, attrice, e Giuseppina Mostardi, neuropsichiatra.
Al tema delle donne vittime di violenza domestica, fisica e/o psicologica, di stupro e di stalking si sovrapporrà la proposta di una effettiva ridefinizione di genere, insieme con i possibili rimedi alle violenze attraverso il suggerimento di esempi “positivi”, ovvero di casi in cui all’oscurità e alla sofferenza iniziali è seguita la scoperta di una dimensione esistenziale nuova, più forte, solida e piena di luce.
La serata sarà anche l’occasione per presentare la personale della pittrice e disegnatrice Adele Ceraudo, dal titolo “Particolare Rivelato” che dà il titolo all’intero evento.
Un’esposizione di sedici opere in tutto, otto disegni a penna bic e otto quadri elaborati a partire dai disegni. Nel lavoro della Ceraudo il focus è il corpo della donna, luogo da esplorare come contenitore di esperienze e che, come afferma la curatrice della mostra, diventa “un microcosmo, ricomposto dal particolare, come espressione di un macrocosmo universale e parte armonica rivelatrice di unità, perfezione e una pace, talvolta faticosamente da riconquistare a livello interiore prima di quello esteriore”.
Il messaggio di fondo di queste opere non è rivolto solo al genere femminile, ma all’umanità intera che deve agire attivamente per la costruzione di una società di valore.
Per l’evento sarà inoltre creata un’istallazione video da Daniele Aliberti e Leo Muto, art director dell’intera rassegna.
La mostra resterà aperta al pubblico dal 1° al 15 dicembre e sarà per tutti un’occasione per scoprire dei percorsi artistici al femminile, in cui le donne rivelano la loro particolare visione del mondo e di se stesse.
Adele Magnelli
Ufficio Stampa Green Generation
T: 06 4818191 320 6452096
E: stampa@qlwebtv.com
www.greengeneration.it
www.qlwebtv.com
PARTICOLARE RIVELATO – CREATURE VISIVE DI ADELE CERAUDO
di Simona Capodimonti
La personale di Adele Ceraudo presso la galleria Quantum Leap nel rione Monti fa esplodere il Particolare. Si tratta di sedici opere in tutto, otto generate dall’ingrandimento di soli quattro elementi, più otto disegni. La ricerca dell’artista si focalizza da sempre sul corpo della donna, luogo da esplorare come contenitore di esperienze. Il suo lavoro raffinato di sapiente disegnatrice la porta questa volta a isolare solo un particolare della vasta superficie corporea e a indagarlo con linee e intrecci geometrici di chiari e scuri, così da travalicare i confini del riferimento figurativo in direzione dell’astratto. Le conversazioni recenti e gli scambi creativi con l’artista iraniano Bahi Shamiri, conosciuto in Italia, hanno certamente influenzato Adele Ceraudo nel desiderio di sperimentare una tecnica di respiro internazionale. Ed ecco allora che ella, una volta scelto il particolare da ritrarre, lo seziona, lo inquadra, lo modifica, lo rivolta, lo espande così che esso possa divenire rivelazione di un TUTTO, di cui non si è mai persa memoria. Non è un caso infatti che Adele abbia scelto quattro particolari da cui generare le otto tele figlie, come i quattro elementi costitutivi dell’universo alla base di ogni equilibrio degli esseri. La sua ricerca dell’armonia, della pace, attraverso la bellezza e la perfezione del corpo, è il messaggio che l’artista vuole lasciarci sottendere mentre osserviamo i suoi lavori. Non più quindi un corpo ferito, sezionato, mutilato o martorizzato da circostanze esterne ma un microcosmo, ricomposto dal particolare, come espressione di un macrocosmo universale e parte armonica rivelatrice di unità, perfezione e una pace, talvolta faticosamente da riconquistare a livello interiore prima di quello esteriore.
Nel giro di pochi anni la riflessione di Adele sull’arte e sulla vita si è evoluta rapidamente grazie a una ricerca interiore approfondita, anche tramite l’incontro con il buddismo di Nichiren Daishonin, insieme a una serie di stimoli circostanti, così che la sua indagine è diventata più selettiva al tal punto da eliminare il superfluo nella composizione per concentrarsi solo su alcuni dettagli da analizzare, scomporre e talvolta ripetere quasi all’infinito. Che cosa rivelano i particolari, reiterati in sequenza? Nei dipinti vediamo un corpo tagliato per metà, riflesso in maniera speculare all’estremità opposta, con al centro il volto espanso dalle labbra sensuali (Fig. Particolare 2); o una bocca carnosa con labbra in pose provocanti o pensose e le forme circolari delle spalle, che si intersecano alle linee oblique o verticali delle sovrapposizioni tecniche, e dove ai margini spuntano un capezzolo e la fossa circolare alla base del collo a bilanciare gli estremi della composizione (Fig. Particolare 3). Di nuovo ritroviamo in successione un volto di profilo, le labbra, il seno (Fig. Particolare 1).
I particolari ci rivelano in definitiva la variabilità dell’essere e ancor di più l’artista per sua natura si mostra volubile ad ogni istante nella sua costante evoluzione creativa. L’alternanza tra linee curve e ortogonali, chiari e scuri, zone d’ombra e luce, crea l’armonia e il movimento della composizione. Non è una rappresentazione statica, al contrario tutto si muove e cambia per evolvere in meglio, così Adele può essere ogni istante diversa per rimanere se stessa. Ella scende sempre più nel profondo e non intende lasciare niente al caso. L’approfondimento di ogni stadio successivo è necessario per focalizzare e ricordare ciò che il corpo conserva nella sua antica memoria cellulare. Ogni ferita va sanata, ogni lesione chiusa e, solo attraverso l’analisi dolorosa e quotidiana, ogni lacerazione può essere osservata e collocata nella giusta dimensione spazio temporale, così che l’anima liberata dal ricordo del trauma possa rinascere libera nell’istante presente.
L’artista, mentre continua ad osservare se stessa e ad auto-ritrarsi, contemporaneamente allarga il suo campo d’indagine agli altri e al mondo. Non è più quindi solo la rappresentazione di Sé, quasi maniacale e narcisista, la caratteristica ricorrente della sua arte ma il particolare si apre al generale, il piccolo Io al grande IO, e c’è comunicazione tra opposti e simili che si studiano a vicenda, ognuno non potrebbe esistere senza l’altro come le orbite di pianeti legate ad un sistema solare.
Nella percezione della propria unicità e solitudine, nel ripiegamento su se stessa, si percepisce anche una disperata richiesta di aiuto e di attenzione. L’esibizionismo estremo sfocia in una dichiarazione di disagio e ricerca di protezione. Adele vuole condividere con tutte le donne le sue sensazioni e emozioni, dalle più forti alle più tenere, quelle che attraversano costantemente l’essere nella mutevolezza delle esperienze terrene.
Il suo messaggio non si rivolge solo al genere femminile ma all’umanità intera ed è un invito al confronto, al dialogo, perché uomini e donne possano incontrarsi e comprendersi nella diversità e costruire insieme una società di valore.
I particolari quindi non sono fini a se stessi, vuote esercitazioni estetiche o variazioni accademiche sul tema prive di contenuti, ma mostrano l’impegno dell’artista, la sua lotta sociale e la volontà di imprimere un segno come donna e essere umano attraverso l’arte.
Dal 1° al 15 dicembre 2010, la galleria Quantum Leap (nel quartiere Monti) ospiterà l'evento “Particolare Rivelato”.
Nell’ambito della I° Edizione della Rassegna BATTITI, organizzata dall’associazione artistico-culturale Green Generation e finanziata dalla Fondazione Roma - Terzo Settore, sarà inaugurato il prossimo 1° dicembre alle ore 19.00 presso la galleria Quantum Leap (Via Urbana 122) l’evento “Particolare Rivelato”, patrocinato dalla Regione Calabria.
Animeranno il dibattito della serata di apertura Simona Capodimonti, curatrice della mostra, Rosanna Barbiellini Amidei, storica dell’arte, Franco Lanzino, Presidente della Fondazione Roberta Lanzino, Roberta Lena, attrice, e Giuseppina Mostardi, neuropsichiatra.
Al tema delle donne vittime di violenza domestica, fisica e/o psicologica, di stupro e di stalking si sovrapporrà la proposta di una effettiva ridefinizione di genere, insieme con i possibili rimedi alle violenze attraverso il suggerimento di esempi “positivi”, ovvero di casi in cui all’oscurità e alla sofferenza iniziali è seguita la scoperta di una dimensione esistenziale nuova, più forte, solida e piena di luce.
La serata sarà anche l’occasione per presentare la personale della pittrice e disegnatrice Adele Ceraudo, dal titolo “Particolare Rivelato” che dà il titolo all’intero evento.
Un’esposizione di sedici opere in tutto, otto disegni a penna bic e otto quadri elaborati a partire dai disegni. Nel lavoro della Ceraudo il focus è il corpo della donna, luogo da esplorare come contenitore di esperienze e che, come afferma la curatrice della mostra, diventa “un microcosmo, ricomposto dal particolare, come espressione di un macrocosmo universale e parte armonica rivelatrice di unità, perfezione e una pace, talvolta faticosamente da riconquistare a livello interiore prima di quello esteriore”.
Il messaggio di fondo di queste opere non è rivolto solo al genere femminile, ma all’umanità intera che deve agire attivamente per la costruzione di una società di valore.
Per l’evento sarà inoltre creata un’istallazione video da Daniele Aliberti e Leo Muto, art director dell’intera rassegna.
La mostra resterà aperta al pubblico dal 1° al 15 dicembre e sarà per tutti un’occasione per scoprire dei percorsi artistici al femminile, in cui le donne rivelano la loro particolare visione del mondo e di se stesse.
Adele Magnelli
Ufficio Stampa Green Generation
T: 06 4818191 320 6452096
E: stampa@qlwebtv.com
www.greengeneration.it
www.qlwebtv.com
PARTICOLARE RIVELATO – CREATURE VISIVE DI ADELE CERAUDO
di Simona Capodimonti
La personale di Adele Ceraudo presso la galleria Quantum Leap nel rione Monti fa esplodere il Particolare. Si tratta di sedici opere in tutto, otto generate dall’ingrandimento di soli quattro elementi, più otto disegni. La ricerca dell’artista si focalizza da sempre sul corpo della donna, luogo da esplorare come contenitore di esperienze. Il suo lavoro raffinato di sapiente disegnatrice la porta questa volta a isolare solo un particolare della vasta superficie corporea e a indagarlo con linee e intrecci geometrici di chiari e scuri, così da travalicare i confini del riferimento figurativo in direzione dell’astratto. Le conversazioni recenti e gli scambi creativi con l’artista iraniano Bahi Shamiri, conosciuto in Italia, hanno certamente influenzato Adele Ceraudo nel desiderio di sperimentare una tecnica di respiro internazionale. Ed ecco allora che ella, una volta scelto il particolare da ritrarre, lo seziona, lo inquadra, lo modifica, lo rivolta, lo espande così che esso possa divenire rivelazione di un TUTTO, di cui non si è mai persa memoria. Non è un caso infatti che Adele abbia scelto quattro particolari da cui generare le otto tele figlie, come i quattro elementi costitutivi dell’universo alla base di ogni equilibrio degli esseri. La sua ricerca dell’armonia, della pace, attraverso la bellezza e la perfezione del corpo, è il messaggio che l’artista vuole lasciarci sottendere mentre osserviamo i suoi lavori. Non più quindi un corpo ferito, sezionato, mutilato o martorizzato da circostanze esterne ma un microcosmo, ricomposto dal particolare, come espressione di un macrocosmo universale e parte armonica rivelatrice di unità, perfezione e una pace, talvolta faticosamente da riconquistare a livello interiore prima di quello esteriore.
Nel giro di pochi anni la riflessione di Adele sull’arte e sulla vita si è evoluta rapidamente grazie a una ricerca interiore approfondita, anche tramite l’incontro con il buddismo di Nichiren Daishonin, insieme a una serie di stimoli circostanti, così che la sua indagine è diventata più selettiva al tal punto da eliminare il superfluo nella composizione per concentrarsi solo su alcuni dettagli da analizzare, scomporre e talvolta ripetere quasi all’infinito. Che cosa rivelano i particolari, reiterati in sequenza? Nei dipinti vediamo un corpo tagliato per metà, riflesso in maniera speculare all’estremità opposta, con al centro il volto espanso dalle labbra sensuali (Fig. Particolare 2); o una bocca carnosa con labbra in pose provocanti o pensose e le forme circolari delle spalle, che si intersecano alle linee oblique o verticali delle sovrapposizioni tecniche, e dove ai margini spuntano un capezzolo e la fossa circolare alla base del collo a bilanciare gli estremi della composizione (Fig. Particolare 3). Di nuovo ritroviamo in successione un volto di profilo, le labbra, il seno (Fig. Particolare 1).
I particolari ci rivelano in definitiva la variabilità dell’essere e ancor di più l’artista per sua natura si mostra volubile ad ogni istante nella sua costante evoluzione creativa. L’alternanza tra linee curve e ortogonali, chiari e scuri, zone d’ombra e luce, crea l’armonia e il movimento della composizione. Non è una rappresentazione statica, al contrario tutto si muove e cambia per evolvere in meglio, così Adele può essere ogni istante diversa per rimanere se stessa. Ella scende sempre più nel profondo e non intende lasciare niente al caso. L’approfondimento di ogni stadio successivo è necessario per focalizzare e ricordare ciò che il corpo conserva nella sua antica memoria cellulare. Ogni ferita va sanata, ogni lesione chiusa e, solo attraverso l’analisi dolorosa e quotidiana, ogni lacerazione può essere osservata e collocata nella giusta dimensione spazio temporale, così che l’anima liberata dal ricordo del trauma possa rinascere libera nell’istante presente.
L’artista, mentre continua ad osservare se stessa e ad auto-ritrarsi, contemporaneamente allarga il suo campo d’indagine agli altri e al mondo. Non è più quindi solo la rappresentazione di Sé, quasi maniacale e narcisista, la caratteristica ricorrente della sua arte ma il particolare si apre al generale, il piccolo Io al grande IO, e c’è comunicazione tra opposti e simili che si studiano a vicenda, ognuno non potrebbe esistere senza l’altro come le orbite di pianeti legate ad un sistema solare.
Nella percezione della propria unicità e solitudine, nel ripiegamento su se stessa, si percepisce anche una disperata richiesta di aiuto e di attenzione. L’esibizionismo estremo sfocia in una dichiarazione di disagio e ricerca di protezione. Adele vuole condividere con tutte le donne le sue sensazioni e emozioni, dalle più forti alle più tenere, quelle che attraversano costantemente l’essere nella mutevolezza delle esperienze terrene.
Il suo messaggio non si rivolge solo al genere femminile ma all’umanità intera ed è un invito al confronto, al dialogo, perché uomini e donne possano incontrarsi e comprendersi nella diversità e costruire insieme una società di valore.
I particolari quindi non sono fini a se stessi, vuote esercitazioni estetiche o variazioni accademiche sul tema prive di contenuti, ma mostrano l’impegno dell’artista, la sua lotta sociale e la volontà di imprimere un segno come donna e essere umano attraverso l’arte.
01
dicembre 2010
Adele Ceraudo – Particolare Rivelato
Dal primo al 15 dicembre 2010
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
QUANTUM LEAP GALLERY
Roma, Via Urbana, 122, (Roma)
Roma, Via Urbana, 122, (Roma)
Vernissage
1 Dicembre 2010, ore 19
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