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Adrian Tranquilli – Giorni di un futuro passato
Nella sua opera poliedrica che abbraccia media differenti, dalla pittura alla scultura, dal disegno al video, Tranquilli indaga la figura dell’eroe, un modello antropologico transculturale che attraversa tempi e simbologie differenti e molto distanti tra loro – da Thor al Golem, da Eracle a Cristo. I supereroi che popolano l’immaginario collettivo da oltre sessant’anni, sono assunti da Tranquilli a modelli paradigmatici di ogni possibile epos eroico, nonché a simbolo del dualismo salvezza/sacrificio alla base della storia cristologica e della mitologia biblica, sulla quale è fondata la cultura occidentale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Adrian Tranquilli
Giorni di un futuro passato
a cura di Eugenio Viola
coordinamento di Marco De Gemmis
Sabato 2 aprile alle ore 12.00 inaugura, negli spazi del Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, Giorni di un futuro passato, mostra retrospettiva di Adrian
Tranquilli, a cura di Eugenio Viola e con il coordinamento di Marco De Gemmis.
Nel panorama italiano ed internazionale degli ultimi venti anni, Adrian Tranquilli è l’unico
artista che ha utilizzato, ininterrottamente ed esclusivamente, i motivi del fumetto super-
eroico, sia come materiale primario della sua ricerca, sia come emanazione di un proprio,
inconfondibile vocabolario plastico. Di qui l’ossimoro del titolo della mostra, preso in
prestito da una nota saga dedicata agli eroi mutanti, pubblicata dalla “Marvel Comics” sulle
pagine di “X-Men” nel 1981 e trasposta cinematograficamente, in tempi più recenti, da
Bryan Singer (X-Men - Giorni di un futuro passato, 2014).
Nella sua opera poliedrica che abbraccia media differenti, dalla pittura alla scultura, dal
disegno al video, Tranquilli indaga la figura dell’eroe, un modello antropologico
transculturale che attraversa tempi e simbologie differenti e molto distanti tra loro - da Thor
al Golem, da Eracle a Cristo. I supereroi che popolano l’immaginario collettivo da oltre
sessant’anni, sono assunti da Tranquilli a modelli paradigmatici di ogni possibile epos
eroico, nonché a simbolo del dualismo salvezza/sacrificio alla base della storia cristologica
e della mitologia biblica, sulla quale è fondata la cultura occidentale. Le manifestazioni di
crisi e decadenza di questo modello culturale, trovano il loro puntuale riflesso iconografico
nelle figure che abitano le sue opere. Spossate o sconfitte, variamente super o anti –
eroiche, divengono la metafora amara del rapporto tra individuo e collettività, tra il singolo
e le strutture di potere che lo annientano, indifferentemente di stampo religioso,
ideologico, politico o economico.
Giorni di un futuro passato è la mostra più grande ad oggi mai realizzata sul lavoro di
Adrian Tranquilli, concepita come un percorso inedito, attraverso alcuni tra i nuclei tematici
più significativi del suo lavoro degli ultimi vent’anni. Numerose le opere esposte,
appartenenti alle serie più significative dell’artista, come Futuro imperfetto (1998), Age of
Chance (2005), All Is Violent, All Is Bright (2009), In Excelsis (2011 - 13) e The End of the
Beginning (2016), presentata, per la prima volta, in questa occasione.
Un insieme di istallazioni dal potente impatto visivo, la cui forza evocativa dialoga con
l’architettura del museo e con la statuaria classica, eroica per antonomasia, della
Collezione Farnese.
Il percorso espositivo, pensato appositamente per gli spazi del Museo Archeologico
Nazionale, si dissemina tra il piano terra, i cortili, le Gallerie Farnesiane e il primo piano del
museo. Ospitati in questo contesto, i reperti futuribili di Tranquilli narrano una storia della
civilizzazione ironicamente avveniristica, assolutamente altra: innescano una serie di
contrappunti spiazzanti con i capolavori ospitati dal prestigioso museo napoletano,
restituendo una visione d’insieme volutamente destabilizzante, che cortocircuita classicità
e futurologia, archeologia e fantascienza.
La mostra Giorni di un futuro passato è accolta nel Museo Archeologico di Napoli
nell'ambito del progetto che, da oltre venti anni, il suo Servizio Educativo porta avanti, per
favorire l'incontro tra il patrimonio di antichità in esso custodito e i linguaggi del
contemporaneo.
Adrian Tranquilli, nato a Melbourne nel 1966, vive e lavora a Roma. Tra le sue principali
esposizioni personali: Welcome to the Fall, MART - Museo d’Arte Moderna e
Contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto, 2014; All is violent, all is bright, MACRO -
Museo d’Arte Contemporanea Roma, Roma, 2011; Don’t Forget the Joker, Palazzo Reale,
Milano, 2010; These Imaginary Boys, Parkhouse, Düsseldorf, 2004; Know Yourself,
MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma, Roma 2003; Believe, Palazzo delle
Esposizioni, Roma, 2001. Adrian Tranquilli ha preso parte a importanti esposizioni
collettive presso numerose istituzioni pubbliche e private tra cui: La Maison Rouge,
Fondation Antoine de Galbert, Parigi 2009; Sala de Exposiciones Alcalá 31, Madrid 2008;
PAN – Palazzo delle Arti Napoli, Napoli 2007; Botkyrka Konsthall, Stoccolma 2007;
Kunsthalle, Vienna 2006; GNAM - Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma 2005;
Palazzo delle Papesse – Centro Arte Contemporanea, Siena 2003; Castel dell’Ovo, Napoli
2002; IASPIS, Stoccolma 2002; Dalì Museum, St. Petersburg (Florida) 2001; PAC –
Padiglione d’ Arte Contemporanea, Milano 2000; Bienal de La Habana, (Cuba) 2000;
MAK, Österreichisches Museum für angewandte Kunst / Gegenwartskunst Vienna 1999.
La mostra sarà visitabile fino al 6 giugno 2016, dal mercoledì al lunedì (martedì
chiuso), dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Giorni di un futuro passato è realizzata grazie al sostegno di Banca Widiba e gode del
Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
Adrian Tranquilli
Giorni di un futuro passato
a cura di Eugenio Viola
coordinamento di Marco De Gemmis
Sabato 2 aprile alle ore 12.00 inaugura, negli spazi del Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, Giorni di un futuro passato, mostra retrospettiva di Adrian
Tranquilli, a cura di Eugenio Viola e con il coordinamento di Marco De Gemmis.
Nel panorama italiano ed internazionale degli ultimi venti anni, Adrian Tranquilli è l’unico
artista che ha utilizzato, ininterrottamente ed esclusivamente, i motivi del fumetto super-
eroico, sia come materiale primario della sua ricerca, sia come emanazione di un proprio,
inconfondibile vocabolario plastico. Di qui l’ossimoro del titolo della mostra, preso in
prestito da una nota saga dedicata agli eroi mutanti, pubblicata dalla “Marvel Comics” sulle
pagine di “X-Men” nel 1981 e trasposta cinematograficamente, in tempi più recenti, da
Bryan Singer (X-Men - Giorni di un futuro passato, 2014).
Nella sua opera poliedrica che abbraccia media differenti, dalla pittura alla scultura, dal
disegno al video, Tranquilli indaga la figura dell’eroe, un modello antropologico
transculturale che attraversa tempi e simbologie differenti e molto distanti tra loro - da Thor
al Golem, da Eracle a Cristo. I supereroi che popolano l’immaginario collettivo da oltre
sessant’anni, sono assunti da Tranquilli a modelli paradigmatici di ogni possibile epos
eroico, nonché a simbolo del dualismo salvezza/sacrificio alla base della storia cristologica
e della mitologia biblica, sulla quale è fondata la cultura occidentale. Le manifestazioni di
crisi e decadenza di questo modello culturale, trovano il loro puntuale riflesso iconografico
nelle figure che abitano le sue opere. Spossate o sconfitte, variamente super o anti –
eroiche, divengono la metafora amara del rapporto tra individuo e collettività, tra il singolo
e le strutture di potere che lo annientano, indifferentemente di stampo religioso,
ideologico, politico o economico.
Giorni di un futuro passato è la mostra più grande ad oggi mai realizzata sul lavoro di
Adrian Tranquilli, concepita come un percorso inedito, attraverso alcuni tra i nuclei tematici
più significativi del suo lavoro degli ultimi vent’anni. Numerose le opere esposte,
appartenenti alle serie più significative dell’artista, come Futuro imperfetto (1998), Age of
Chance (2005), All Is Violent, All Is Bright (2009), In Excelsis (2011 - 13) e The End of the
Beginning (2016), presentata, per la prima volta, in questa occasione.
Un insieme di istallazioni dal potente impatto visivo, la cui forza evocativa dialoga con
l’architettura del museo e con la statuaria classica, eroica per antonomasia, della
Collezione Farnese.
Il percorso espositivo, pensato appositamente per gli spazi del Museo Archeologico
Nazionale, si dissemina tra il piano terra, i cortili, le Gallerie Farnesiane e il primo piano del
museo. Ospitati in questo contesto, i reperti futuribili di Tranquilli narrano una storia della
civilizzazione ironicamente avveniristica, assolutamente altra: innescano una serie di
contrappunti spiazzanti con i capolavori ospitati dal prestigioso museo napoletano,
restituendo una visione d’insieme volutamente destabilizzante, che cortocircuita classicità
e futurologia, archeologia e fantascienza.
La mostra Giorni di un futuro passato è accolta nel Museo Archeologico di Napoli
nell'ambito del progetto che, da oltre venti anni, il suo Servizio Educativo porta avanti, per
favorire l'incontro tra il patrimonio di antichità in esso custodito e i linguaggi del
contemporaneo.
Adrian Tranquilli, nato a Melbourne nel 1966, vive e lavora a Roma. Tra le sue principali
esposizioni personali: Welcome to the Fall, MART - Museo d’Arte Moderna e
Contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto, 2014; All is violent, all is bright, MACRO -
Museo d’Arte Contemporanea Roma, Roma, 2011; Don’t Forget the Joker, Palazzo Reale,
Milano, 2010; These Imaginary Boys, Parkhouse, Düsseldorf, 2004; Know Yourself,
MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma, Roma 2003; Believe, Palazzo delle
Esposizioni, Roma, 2001. Adrian Tranquilli ha preso parte a importanti esposizioni
collettive presso numerose istituzioni pubbliche e private tra cui: La Maison Rouge,
Fondation Antoine de Galbert, Parigi 2009; Sala de Exposiciones Alcalá 31, Madrid 2008;
PAN – Palazzo delle Arti Napoli, Napoli 2007; Botkyrka Konsthall, Stoccolma 2007;
Kunsthalle, Vienna 2006; GNAM - Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma 2005;
Palazzo delle Papesse – Centro Arte Contemporanea, Siena 2003; Castel dell’Ovo, Napoli
2002; IASPIS, Stoccolma 2002; Dalì Museum, St. Petersburg (Florida) 2001; PAC –
Padiglione d’ Arte Contemporanea, Milano 2000; Bienal de La Habana, (Cuba) 2000;
MAK, Österreichisches Museum für angewandte Kunst / Gegenwartskunst Vienna 1999.
La mostra sarà visitabile fino al 6 giugno 2016, dal mercoledì al lunedì (martedì
chiuso), dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Giorni di un futuro passato è realizzata grazie al sostegno di Banca Widiba e gode del
Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
02
aprile 2016
Adrian Tranquilli – Giorni di un futuro passato
Dal 02 aprile al 06 giugno 2016
arte contemporanea
Location
MANN – MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Orario di apertura
dal mercoledì al lunedì (martedì chiuso), dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Vernissage
2 Aprile 2016, ore 12
Autore
Curatore