In mostra all’Artì la pittura astratta della pittrice triestina, in cui rossi e blu abbaglianti e il gesto pittorico fortemente espressivo creano universi poetici di grande suggestione. La materia pittorica, densa e ribollente, si addensa e si sgretola, aprendo l’accesso a nuove dimensioni, come una nebulosa in cui pulsano emozioni, passioni, pensieri, che talora si materializzano nella forma scritta. La poesia del colore si fa verbo e parola, si fa suono e parla allo spettatore. Dallo spazio immenso, in cui appare, dalla massa di colori, un fiore solitario, simbolo di solitudine, escono voci che cercano un contatto spirituale con l’umanità. Una pittura intensa e coinvolgente, ricca di vissuto, che fa sognare ma anche pensare. In ogni quadro il colore, la luce, lo spazio, assume valenza simbolica ed espressiva e ci racconta una storia dell’anima, quella dell’artista che si fa poeta, ma anche quella di tutti noi, perché, come dice il grande Umberto Saba “il dolore è eterno,/ ha una voce e non varia” e ci accomuna tutti in un lamento fraterno. Una pittura intensa e coinvolgente, ricca di vissuto, che fa sognare ma anche pensare.
In mostra una quindicina di opere, anche di grande formato, che ripercorrono sia il discorso dell’espressionismo astratto, sia quello concettuale, per una visione a 360° dell’opera della pittrice, dando modo al visitatore di coglierne pienamente tutta la complessità e l’intensità.
Adriana Itri ha esposto in numerose mostre personali e collettive e ha vinto vari riconoscimenti, tra i quali il primo posto al concorso “Arte astratta” presso Palazzo Vivante a Trieste e il 1° premio nel Concorso di pittura estemporanea "Malcanton d'arte" di Trieste.