Sono 26 quadri l’ultima creazione di Buldrini, nella quale osserviamo, in uno spazio riempito di luce monocroma, un archetipo dello sviluppo dell’uomo: l’albero.
L’albero, secondo l’autore, ha in se i simboli dell’uomo cosmico che vive in armonia con il creato. Esso mostra, al richiamo delle leggi fisiche, matematiche biologiche e alchemiche che, in questo contesto risuonano come dei dolci mantra, una natura intima, armonica poetica e di una raffinatezza non comune, si potrebbe dire metafisica dell’albero/uomo stesso.
E’ quella natura misteriosa che si trova oltre il ponte dell’arcobaleno e che Buldrini con il poetico lavoro, costellato di fiori, ci incoraggia ad incontrare.
L’ estrema cura per il disegno, insieme ad una maestria nell’uso del colore, che lo porteranno a non rinnegare la tradizione pittorica fiorentina della quale si sente degno prosecutore.
L’olio su tavola con inserti d’oro e la tecnica che piu’ adopera.

Fra i cicli dei suoi lavori precedenti segnaliamo “Arcangeli” di cui esistono anche litografie.
Igor Ribaldi, il famoso scrittore e teologo italiano scriverà e pubblicherà il libro-catalogo con una serie di saggi ispirati all’opera “I monti Analoghi” suggeriti dalla lettura da “Il monte analogo “ di Renè Dumal.
“I momenti di Maria” ciclo di 7 quadri che partendo da una iconografia classica mostrano momenti, quasi esoterici, di una Maria inedita; alcuni tirati anche a litografia altri in stampa su maiolica.
“I Tarocchi” i 22 arcani maggiori solamente in litografia. Di quest’opera è’ in programma la pubblicazione di un libro scritto dallo stesso Buldrini dal titolo “Tarocchi- imagini da contemplare”.