"Cose del Brasile" oltre ad essere una famosa canzone è anche un bel po’ di cose.Per me è un modesto e semplice omaggio in immagine al grande architetto Oscar Niemeyer che ha dato vita alla città utopia, dove ho trascorso 9 anni della mia infanzia, Brasìlia.
Per molti che visitano la capitale del Brasile questa si presenta agli occhi come un set cinematografico allestito per rappresentare qualcosa di passeggero. Ma per chi vi rimane per alcuni anni l’utopia diventa realtà e dopo amore sincero.
A mia insaputa mi sono abituato con quel futurismo architettonico che alla fine, per gli abitanti di Brasìlia, diventa un vero modulo estetico e funzionale se si pensa in termini di spazio, funzionalità e interazaione dell’uomo con la natura intorno a sé.
Proprio come gli elementi dell’architettura dell’antica Grecia anche Oscar usa gli elementi della natura nella propria architettura, grande protagonista delle sue creazioni è l’acqua, uno dei principali elementi del nostro pianeta.
Per concludere, grazie a Oscar ho vissuto il mio passato di bambino nella città del futuro che Juscelino Kubitschek ha voluto far erigere nel cuore del Brasile perché sognava un posto dove tutti gli uomini fossero uguali.

Adriano Gasparini Gomes nasce a san Paolo del Brasile nel 1973, all’età di cinque anni si trasferisce con la famiglia a Brasilia. Arriva a Roma nel 1987 dove si diploma in grafica pubblicitaria. Frequenta il corso di pittura tenuto da Concetto Pozzati presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Vive e lavora a Roma come fotografo e grafico.