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Africa
I tre, ciascuno a suo modo, si fanno interpreti di una visione ideologica che non rinuncia ad utilizzare, in senso orizzontale, le tecniche occidentali rinnovandone, tuttavia, i contenuti e le finalità
Comunicato stampa
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La Galleria Santa Marta ospiterà da giovedì 28 giugno la collettiva Africa.
“Vedo le mie opere come una sorta di schockterapia, una medicina per il miglioramento della società. Voglio scuotere le persone per portarle a riflettere sulla loro vita e sul ruolo che hanno svolto nella storia del Sud Africa” , afferma Willie Bester che, insieme a Chéri Samba e Monani Jackson Nkumanda, protagonisti di questa collettiva, rappresenta un punto di riferimento importante per la conoscenza dell’arte africana.
I tre, ciascuno a suo modo, si fanno interpreti di una visione ideologica che non rinuncia ad utilizzare, in senso orizzontale, le tecniche occidentali rinnovandone, tuttavia, i contenuti e le finalità.
E' un'arte che si sviluppa intorno al reale, che non sfugge di fronte all'essenza pregnante delle cose. Se Bester lavora sui detriti della società scavando nelle discariche della storia, Nkumanda dà vita a pittosculture affollate e coloratissime delle township e Samba realizza tavole a fumetti di carattere didattico e pedagogico dove l'Africa, contaminata dall'occhio occidentale, diventa essa stessa oggetto di un'ironia beffarda e provocatoria.
L’Africa, che rappresenta la cattiva coscienza dell’Europa e dell’America, non ha alcuna intenzione di piegarsi alle regole dell’international style e affronta, persino con sgradevolezza e graffiante ironia, questioni di carattere sociale, politico e religioso.
“Vedo le mie opere come una sorta di schockterapia, una medicina per il miglioramento della società. Voglio scuotere le persone per portarle a riflettere sulla loro vita e sul ruolo che hanno svolto nella storia del Sud Africa” , afferma Willie Bester che, insieme a Chéri Samba e Monani Jackson Nkumanda, protagonisti di questa collettiva, rappresenta un punto di riferimento importante per la conoscenza dell’arte africana.
I tre, ciascuno a suo modo, si fanno interpreti di una visione ideologica che non rinuncia ad utilizzare, in senso orizzontale, le tecniche occidentali rinnovandone, tuttavia, i contenuti e le finalità.
E' un'arte che si sviluppa intorno al reale, che non sfugge di fronte all'essenza pregnante delle cose. Se Bester lavora sui detriti della società scavando nelle discariche della storia, Nkumanda dà vita a pittosculture affollate e coloratissime delle township e Samba realizza tavole a fumetti di carattere didattico e pedagogico dove l'Africa, contaminata dall'occhio occidentale, diventa essa stessa oggetto di un'ironia beffarda e provocatoria.
L’Africa, che rappresenta la cattiva coscienza dell’Europa e dell’America, non ha alcuna intenzione di piegarsi alle regole dell’international style e affronta, persino con sgradevolezza e graffiante ironia, questioni di carattere sociale, politico e religioso.
28
giugno 2007
Africa
Dal 28 giugno al 28 luglio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA SANTAMARTA
Milano, Via Santa Marta, 19, (Milano)
Milano, Via Santa Marta, 19, (Milano)
Vernissage
28 Giugno 2007, ore 18.30
Ufficio stampa
ANTONELLA ASNAGHI & ASSOCIATI
Autore
Curatore