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Agata Katia Lo Coco / Emanuele D’Arcaria – Ultramarina
Un intervento dalla doppia anima, irrisoria e riflessiva, sognante e antropologica, che presenta la ricerca artistica di Emanuele D’Arcaria e Agata Katia Lo Coco: da una parte i cinque sensi della Lo Coco, fotografa e visual artist d’eccellenza territoriale; dall’altra, l’intuizione e la riflessione di D’Arcaria, restauratore e artista dal linguaggio polimorfo e originalissimo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ultramarina è il titolo della [Bi]Personale d’arte di Agata Katia Lo Coco ed Emanuele D’Arcaria
che s’inaugura il prossimo sabato 09 settembre alle ore 19:00, presso il Museo del Mare di Trappeto
(PA).
L’intervento artistico, cura e allestimento di Chiara Alia Tortomasi, rientra nel piano delle attività
promosse dal Comune di Trappeto per l’estate 2017, grazie al supporto e all’attenzione
dell’Assessore al Turismo Andrea Albano, del Sindaco di Trappeto Santo Cosentino e
dell’Amministrazione Comunale.
Al centro dell’indagine espositiva è l’ultramare del territorio del paesino di Trappeto che ospita la
mostra, la sua liquidità azzurra, celeste, turchese, turchina, cobalto, indaco e pervinca in movimento
continuo, tra le case e i vicoli, oltre una finestra, da una ringhiera, ora sciolta nell’aria salmastra, ora
incastrata nella sua identità culturale e antropologica.
Un intervento dalla doppia anima, irrisoria e riflessiva, sognante e antropologica, che presenta la
ricerca artistica di Emanuele D’Arcaria e Agata Katia Lo Coco: da una parte i cinque sensi della Lo
Coco, fotografa e visual artist d’eccellenza territoriale; dall’altra, l’intuizione e la riflessione di
D’Arcaria, restauratore e artista dal linguaggio polimorfo e originalissimo.
Apre la mostra la macro sezione Aria di mare di Agata Katia Lo Coco, “In ordine temporale” dice
la curatrice Alia Tortomasi “l’alba a mare del pescatore Orlando, progetto fotografico della Lo
Coco, ci introduce nell’antica dimensione del mestiere del pescatore, tra reti e stelle marine, in un
ciclo esatto che dall’inizio alla fine, consente allo spettatore di introdursi nell’esperienza dell’artista,
nei dettagli puntuali e limpidi dei suoi scatti in luce”. Navigando e Visioni di mare concedono poi
distensione allo sguardo, "Mare” afferma la fotografa Lo Coco “mondo, acqua che abbraccia
o ingoia, bellezza salata, graffiante e gustosa. Visione che toglie e dà respiro. Un diamante di mille
azzurri."
In dialogo con lo spazio espositivo, le opere di Emanuele D’Arcaria, avvicinano il mare, la marina
vicino alla costa, nel suo aspetto e nelle sue condizioni.
“Gli assemblage Vivo, vivo.. e Pescisegnavento” continua la curatrice “riepilogano l’identità
artistica di D’Arcaria restituendone in parte il bisogno forte di una “presa di coscienza” contro
l’incuria e l’inquinamento ambientale, non celandone, però, l’interesse meno razionale e più
giocoso della rielaborazione dell’energie creativa insita nei materiali trovati”. “Se la Land Art opera
sul paesaggio naturale manipolandolo e trasformandolo” continua “D’Arcaria afferma di operare al
contrario: preleva e recupera materiali casuali trovati in spiaggia per trasfigurarli nell’arte”. “Il mio
progetto” afferma l’artista, “vuole valorizzare la memoria storica del sito di San Cataldo
(Trappeto), ad oggi sentito come onere più che come risorsa, bisogna ripensarlo come “perla” del
territorio. I pesci in mostra sono “figli” di questo luogo, ma non stanno in mare, sono costituiti da
ossa, legno, plastica e altro. È un’operazione di Land Art a domicilio per rendere visibile gli
“scarti” abbandonati dall’uomo”. “Il titolo Vivo, vivo... si riferisce all’abitudine dell’“abbanniata”
siciliana, qui con senso retorico, di vivo, però, non c’è nulla, se non un mare che boccheggia.”.
Il catalogo dell’intervento è digitale con lettura Qr- Code su locandina e cartoline in mostra,
progetto grafico di Gianluca Perlongo, testi di Chiara Alia Tortomasi.
Chiude la [bi]Personale il Finissage Sabato 23 Settembre alle ore 18:00.
Chiara Alia Tortomasi
aliatortomasi@gmail.com
che s’inaugura il prossimo sabato 09 settembre alle ore 19:00, presso il Museo del Mare di Trappeto
(PA).
L’intervento artistico, cura e allestimento di Chiara Alia Tortomasi, rientra nel piano delle attività
promosse dal Comune di Trappeto per l’estate 2017, grazie al supporto e all’attenzione
dell’Assessore al Turismo Andrea Albano, del Sindaco di Trappeto Santo Cosentino e
dell’Amministrazione Comunale.
Al centro dell’indagine espositiva è l’ultramare del territorio del paesino di Trappeto che ospita la
mostra, la sua liquidità azzurra, celeste, turchese, turchina, cobalto, indaco e pervinca in movimento
continuo, tra le case e i vicoli, oltre una finestra, da una ringhiera, ora sciolta nell’aria salmastra, ora
incastrata nella sua identità culturale e antropologica.
Un intervento dalla doppia anima, irrisoria e riflessiva, sognante e antropologica, che presenta la
ricerca artistica di Emanuele D’Arcaria e Agata Katia Lo Coco: da una parte i cinque sensi della Lo
Coco, fotografa e visual artist d’eccellenza territoriale; dall’altra, l’intuizione e la riflessione di
D’Arcaria, restauratore e artista dal linguaggio polimorfo e originalissimo.
Apre la mostra la macro sezione Aria di mare di Agata Katia Lo Coco, “In ordine temporale” dice
la curatrice Alia Tortomasi “l’alba a mare del pescatore Orlando, progetto fotografico della Lo
Coco, ci introduce nell’antica dimensione del mestiere del pescatore, tra reti e stelle marine, in un
ciclo esatto che dall’inizio alla fine, consente allo spettatore di introdursi nell’esperienza dell’artista,
nei dettagli puntuali e limpidi dei suoi scatti in luce”. Navigando e Visioni di mare concedono poi
distensione allo sguardo, "Mare” afferma la fotografa Lo Coco “mondo, acqua che abbraccia
o ingoia, bellezza salata, graffiante e gustosa. Visione che toglie e dà respiro. Un diamante di mille
azzurri."
In dialogo con lo spazio espositivo, le opere di Emanuele D’Arcaria, avvicinano il mare, la marina
vicino alla costa, nel suo aspetto e nelle sue condizioni.
“Gli assemblage Vivo, vivo.. e Pescisegnavento” continua la curatrice “riepilogano l’identità
artistica di D’Arcaria restituendone in parte il bisogno forte di una “presa di coscienza” contro
l’incuria e l’inquinamento ambientale, non celandone, però, l’interesse meno razionale e più
giocoso della rielaborazione dell’energie creativa insita nei materiali trovati”. “Se la Land Art opera
sul paesaggio naturale manipolandolo e trasformandolo” continua “D’Arcaria afferma di operare al
contrario: preleva e recupera materiali casuali trovati in spiaggia per trasfigurarli nell’arte”. “Il mio
progetto” afferma l’artista, “vuole valorizzare la memoria storica del sito di San Cataldo
(Trappeto), ad oggi sentito come onere più che come risorsa, bisogna ripensarlo come “perla” del
territorio. I pesci in mostra sono “figli” di questo luogo, ma non stanno in mare, sono costituiti da
ossa, legno, plastica e altro. È un’operazione di Land Art a domicilio per rendere visibile gli
“scarti” abbandonati dall’uomo”. “Il titolo Vivo, vivo... si riferisce all’abitudine dell’“abbanniata”
siciliana, qui con senso retorico, di vivo, però, non c’è nulla, se non un mare che boccheggia.”.
Il catalogo dell’intervento è digitale con lettura Qr- Code su locandina e cartoline in mostra,
progetto grafico di Gianluca Perlongo, testi di Chiara Alia Tortomasi.
Chiude la [bi]Personale il Finissage Sabato 23 Settembre alle ore 18:00.
Chiara Alia Tortomasi
aliatortomasi@gmail.com
09
settembre 2017
Agata Katia Lo Coco / Emanuele D’Arcaria – Ultramarina
Dal 09 al 23 settembre 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MUSEO DEL MARE
Trappeto, Piazza Incoronazione Madonna Di Fatima, (Palermo)
Trappeto, Piazza Incoronazione Madonna Di Fatima, (Palermo)
Vernissage
9 Settembre 2017, ore 19
Autore
Curatore