I conflitti armati, ancora oggi, causano migliaia di vittime tra i minori alimentando la categoria dei bambini-soldato e rendendo i minori vittime ed inconsapevolmente “carnefici” di se stessi. I piccoli schiavi ammontano alla raccapricciante cifra di oltre 300.000 bambini attualmente coinvolti: vengono piegati nelle loro volontà con la violenza, con l’uso di droghe, con la spaventosa evocazione della magia e con l’abuso sessuale. Sradicati dalle loro famiglie, spettatori e attori delle atrocità della guerra, viene sottratto loro il diritto all’infanzia e la possibilità di vivere anche da adulti un futuro sereno in una società che li avrà privati della loro dignità.

In occasione della giornata universale dei diritti del fanciullo Events for Rights in collaborazione con Emergency presenta l’evento Bambini in guerra, storia di bambini soldato, un progetto multidisciplinare che coinvolgerà artisti, esperti e operatori umanitari uniti per dare vita a un dialogo che si realizzerà nelle molteplici forme e testimonianze dell’arte, della cultura e dell’esperienza del lavoro sul campo.

Nell’ambito dell’evento si inaugura, curata da Barbara Martusciello, l’installazione di Agnese Ricchi Bambini in guerra: una vera e propria opera-documento che trae origine e materiale dalla creatività infantile sia di scolari italiani sia dai bambini-soldato.

Scrive la curatrice: “Agnese Ricchi seleziona sapientemente il materiale visivo prodotto dai piccoli autori; si tratta di tempere degli studenti di quinta elementare dell'Istituto Comprensivo Andrea Baldi di Roma, dipinte durante un laboratorio sul tema dei bambini-soldato; i segni rossi dei piccoli scolari sono sovrapposti a quelli compiuti da bambini che hanno subìto la guerra. Disegni neri, perentori, terribilmente e inevitabilmente tragici, questi – pervenuti a noi grazie all’Archivio di Emergency messo gentilmente a disposizione – che l’artista che usato dando nuova visibilità – diremmo, persino: voce – a quest'espressività infantile. La Ricchi decontestualizza e ricontestualizza questa produzione visiva; la ritaglia e mette a regime, combina e incolla sulla sua superficie pittorica determinano un assemblaggio calibrato fissato con una resina trasparente che ingloba ancor meglio la composizione in forma di quadro: solido, significativo, primigenio, è un manifesto alla barbarie umana che l’arte smascherare e condanna”.

Oltre all’installazione Bambini in Guerra di Agnese Ricchi e curata da Barbara Martusciello, si inaugurano: la mostra fotografica Alla guerra non ci gioco, le cui foto sono state messe a disposizione da parte della Coalizione Italiana “Stop all’uso dei bambini soldato!; la proiezione del documentario Caporal Highway di Silvestro Montanaro; la proiezione del documentario Voci dal buio di Giuseppe Carrisi. Seguirà un dibattito con Cecilia D’Elia, Assessore alla Cultura della Provincia di Roma, Padre Giulio Albanese, missionario e giornalista, Giuseppe Carrisi, giornalista di Rai International, John Baptist Onama, ex bambino soldato, Silvestro Montanaro, giornalista Rai3 autore del programma C’era una volta, Massimo Spalluto di Emergency e Viviana Valastro portavoce della Coalizione italiana “Stop all’uso dei bambini soldato!”.