Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Agostino Ferrari – Spazio e segno
La mostra si presenta come un esauriente percorso lungo la carriera dell’artista, attraverso una selezione di venticinque opere: dai primi racconti del 1963 al teatro del segno del 1967 (un richiamo al grande maestro Lucio Fontana), al segno ravvicinato a cui segue la maternità, fino ad arrivare ai più recenti interno/esterno, 4D e proSegni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra di Agostino Ferrari (Milano, 1938), allestita nella Sala Lucio Fontana a Comabbio, si presenta
come un esauriente percorso lungo la sua carriera artistica, attraverso una selezione di venticinque opere: dai primi racconti del 1963 al teatro del segno del 1967 (un richiamo al grande maestro Lucio Fontana), al
segno ravvicinato a cui segue la maternità, fino ad arrivare ai più recenti interno/esterno, 4D e proSegni.
Un percorso che lo ha visto tra i fondatori del gruppo del Cenobio nel 1962.
Nel 1961, alla sua prima personale alla galleria Pater di Milano, conosce Lucio Fontana, un incontro molto
importante per Agostino Ferrari che dopo l’esperienza americana degli anni ’64 e ’65 frequenta lo studio del
fondatore dello spazialismo che lo definirà, in una lettera del 1966 , un artista “teso verso una ricerca di
carattere fondamentalmente plastico”.
Dotato di grande personalità e di cultura Agostino Ferrari ancora oggi continua la sua ricerca che lo ha
portato a essere definito un artista tra spazio e segno.
Partecipa negli anni a mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Le sue opere sono presenti al Museo
del Novecento e alle Gallerie d’Italia a Milano.
Nel catalogo delle opere in mostra l’introduzione è di Martina Corgnati e i testi di presentazione delle opere
di Agostino Ferrari.
Questa personale alla Sala Lucio Fontana di Comabbio celebra un artista nel segno della continuità delle
proposte culturali del Paese che vide tra i suoi illustri abituali frequentatori Lucio Fontana, maestro di tutti.
La mostra, promossa dall’Amministrazione comunale con allestimento di Massimo Cassani che ha curato
anche l’edizione del catalogo, sarà inaugurata il 6 maggio alle ore 17,30, presente l’artista, e proseguirà
fino al 4 giugno nei seguenti orari: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore12.30 e dalle ore 16.00 alle ore
18.30.
Ingresso libero.
Catalogo disponibile in sala mostra.
Per informazioni:
salaluciofontana@comune.comabbio.va.it
demografici@comune.comabbio.va.it
tel. 0331968572
AGOSTINO FERRARI nasce a Milano il 9 novembre 1938.
Nel 1961 s’inaugura la sua prima mostra personale alla galleria Pater di Milano, con la presentazione di
Giorgio Kaisserlian. Le opere dei primi anni pur trattandosi di quadri aniconici che risentono ancora della presenza di un certo Informale, esprimono una forte influenza naturalistica. Imprime un salto evolutivo nella sua pittura la lunga frequentazione di Lucio Fontana, che non si traduce in intima adesione ai principi dello Spazialismo, ma piuttosto in un più generico spessore riflessivo del suo fare artistico che si è mantenuto intatto, pur tra ripensamenti e sperimentazioni, attraverso i decenni.
Importante è l’incontro con Arturo Vermi, con il quale ha già un rapporto di amicizia, Angelo Verga, Ettore
Sordini, Ugo La Pietra e Alberto Lùcia. Questo incontro segna la nascita, nel 1962, del gruppo del “Cenobio”,
che lascia una testimonianza importante nella poliedrica situazione milanese di quel periodo, ed è
fondamentale per Ferrari, in quanto coincide con l’inizio della sua ricerca sul segno, che sarà il filo
conduttore di tutta la sua opera.
Agostino Ferrari vive e lavora a Milano.
come un esauriente percorso lungo la sua carriera artistica, attraverso una selezione di venticinque opere: dai primi racconti del 1963 al teatro del segno del 1967 (un richiamo al grande maestro Lucio Fontana), al
segno ravvicinato a cui segue la maternità, fino ad arrivare ai più recenti interno/esterno, 4D e proSegni.
Un percorso che lo ha visto tra i fondatori del gruppo del Cenobio nel 1962.
Nel 1961, alla sua prima personale alla galleria Pater di Milano, conosce Lucio Fontana, un incontro molto
importante per Agostino Ferrari che dopo l’esperienza americana degli anni ’64 e ’65 frequenta lo studio del
fondatore dello spazialismo che lo definirà, in una lettera del 1966 , un artista “teso verso una ricerca di
carattere fondamentalmente plastico”.
Dotato di grande personalità e di cultura Agostino Ferrari ancora oggi continua la sua ricerca che lo ha
portato a essere definito un artista tra spazio e segno.
Partecipa negli anni a mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Le sue opere sono presenti al Museo
del Novecento e alle Gallerie d’Italia a Milano.
Nel catalogo delle opere in mostra l’introduzione è di Martina Corgnati e i testi di presentazione delle opere
di Agostino Ferrari.
Questa personale alla Sala Lucio Fontana di Comabbio celebra un artista nel segno della continuità delle
proposte culturali del Paese che vide tra i suoi illustri abituali frequentatori Lucio Fontana, maestro di tutti.
La mostra, promossa dall’Amministrazione comunale con allestimento di Massimo Cassani che ha curato
anche l’edizione del catalogo, sarà inaugurata il 6 maggio alle ore 17,30, presente l’artista, e proseguirà
fino al 4 giugno nei seguenti orari: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore12.30 e dalle ore 16.00 alle ore
18.30.
Ingresso libero.
Catalogo disponibile in sala mostra.
Per informazioni:
salaluciofontana@comune.comabbio.va.it
demografici@comune.comabbio.va.it
tel. 0331968572
AGOSTINO FERRARI nasce a Milano il 9 novembre 1938.
Nel 1961 s’inaugura la sua prima mostra personale alla galleria Pater di Milano, con la presentazione di
Giorgio Kaisserlian. Le opere dei primi anni pur trattandosi di quadri aniconici che risentono ancora della presenza di un certo Informale, esprimono una forte influenza naturalistica. Imprime un salto evolutivo nella sua pittura la lunga frequentazione di Lucio Fontana, che non si traduce in intima adesione ai principi dello Spazialismo, ma piuttosto in un più generico spessore riflessivo del suo fare artistico che si è mantenuto intatto, pur tra ripensamenti e sperimentazioni, attraverso i decenni.
Importante è l’incontro con Arturo Vermi, con il quale ha già un rapporto di amicizia, Angelo Verga, Ettore
Sordini, Ugo La Pietra e Alberto Lùcia. Questo incontro segna la nascita, nel 1962, del gruppo del “Cenobio”,
che lascia una testimonianza importante nella poliedrica situazione milanese di quel periodo, ed è
fondamentale per Ferrari, in quanto coincide con l’inizio della sua ricerca sul segno, che sarà il filo
conduttore di tutta la sua opera.
Agostino Ferrari vive e lavora a Milano.
06
maggio 2017
Agostino Ferrari – Spazio e segno
Dal 06 maggio al 04 giugno 2017
arte contemporanea
Location
SALA LUCIO FONTANA
Comabbio, Via Giuseppe Garibaldi, 560, (Varese)
Comabbio, Via Giuseppe Garibaldi, 560, (Varese)
Orario di apertura
sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.30.
Vernissage
6 Maggio 2017, h 17.30
Autore
Curatore