Un artista sfaccettata Akyla, da sempre innamorata della musica (nel 2009 uscirà il suo nuovo disco) e dell'arte, a tal punto da farle abbandonare la propria città, Bologna, che non rappresenta piu' una realtà artistica interessante, alla ricerca di una realtà diversa. Per questo si trasferisce a Londra. In questo spaccato londinese Akyla attraversa un periodo di Silenzio-Ascolto Musicale, durato un "lungo" anno; conosce e si confronta con diversi artisti e musicisti; lavora in uno studio di Architettura in cui partecipa anche alla realizzazione di un progetto chiamato -AcquaGarden-, strutturato in fibre ottiche capaci di trasformare l'acqua in gel e presentato alla Fiera di Milano 2007.

-Il Colore e' Luce. Il nostro Dna e' Luce. E' il Fluido, la linfa vitale che governa e anima l' armonia dell'atomo. Come il silenzio proiettato ed accelerato all'infinito nella sua vibrazione magnetica e molecolare- sostiene l'artista, che chiarisce il suo approccio artistico: -Nel gesto pittorico riemerge quella -Necessità e Volontà Interiore- di colare e fermare sul piano, in quel preciso istante, lo sguardo esteso all'intero cosmo pur rimanendo centrato sulla semplicità della bellezza, dell' essenza.-.