Sabato 14 settembre, ore 17.00 presso il Palazzo Ducale di Sabbioneta ci

sarà la vernissage della mostra Alkimia.

Una mostra di artisti, seriamente impegnati nel loro lavoro, che hanno tutti al loro attivo

molte esperienze espositive, molti validi apprezzamenti della critica e del collezionismo

e che la milanese Fondazione Tiziana e Domenico Manfredi ha scelto di accogliere e

promuovere.

Non sarà una mostra a tema, ma ciascuno degli artisti presentati, susciterà reazioni,

emozioni, suggestioni nelle persone che la vedranno.

Il progetto della Fondazione Manfredi, prevede che la mostra si svolga, dopo Milano,

nelle sedi di importanti istituzioni pubbliche e private, prevalentemente destinate all’arte

contemporanea e che il suo percorso assumerà un andamento “circolare”, nel senso che

la prima e l’ultima tappa si terranno a Milano.

Il titolo “Al-kimiya” ben rappresenta l’insieme delle proposte, infatti come la pratica

alchemica dei più diversi ingredienti per ottenere la posiione ideale, così questi pittori e

scultori evidenziano ognuno con la propria particolarità espressiva il fine comune della

ricerca artistica.

Domenico Manfredi (Milano 1916-2006) è stato docente per molti anni dell’Accademia di

Brera e il suo lavoro si caratterizza per una costante riflessione sul rapporto forma-colore.

Giulio Astengo (Genova 1934) utilizza per le proprie opere un collage dei più disparati

materiali per suscitare ironicamente l’attenzione su aspetti della realtà umana.

Alessandra Bisi (Milano 1965) evoca nei suoi grandi quadri la potenza della natura in tutti i

suoi ambiti.

Giovanni Franco Brambilla ( Milano 1942) offre con le sue opere una meditazione sofferta

della condizione umana e insieme una ricerca raffinata sulla materia pittorica.

Claudio Granaroli (Milano 1939) crea grandi spazi pittorici nei quali con evidente energia

inserisce trame a volte astratte, a volte ironicamente figurative.

Le sculture di Andrea Oliva (Milano 1973) esprimono la forza delle materie utilizzate e

contemporaneamente l’equilibrio instabile delle sue figure.

Elisabetta Pellarin, friulana ma residente a Milano, dopo studi impegnativi in ambito

scientifico, si dedica ora con la pittura a una profonda analisi di figura e natura.

Gabriele Poli (Milano 1957) fa scaturire dalle sue tele molto materiche fantasmi, angeli,

ciclisti, sospesi fra realtà e fantasia.

Infine il nostro concittadino Giovanni Sala( Sabbioneta 1947) con le sue particolari

“sculture” ricrea un rapporto uomo-natura di grande suggestione filosofica.

La mostra rimarrà aperta sino al 13 ottobre 2013.