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Alberto Cavalieri – Alle origini del segno
L’evoluzione stilistica di Alberto Cavalieri (Genova, 1927 ~ Reggimonti di Bonassola, 2011) è un viaggio alla ricerca del segno e dell’essenzialità. Il piccolo omaggio a lui dedicato propone cinque tecniche miste su carta che datano dalla metà degli anni Settanta fino ai primissimi anni Novanta
Comunicato stampa
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L'evoluzione stilistica di Alberto Cavalieri (Genova, 1927 ~ Reggimonti di Bonassola, 2011) è un viaggio alla ricerca del segno e dell'essenzialità. Il piccolo omaggio a lui dedicato propone cinque tecniche miste su carta che datano dalla metà degli anni Settanta fino ai primissimi anni Novanta. Le opere fanno parte di un nucleo che comprende anche una tecnica mista su masonite del 1986 e una terracotta del 1985 - recentemente esposte al MAC - che sono state donate da Silvana Ghezzi Cavalieri alle collezioni del museo.
Tralasciati colori e forme naturalistiche del periodo iniziale, il linguaggio di Cavalieri si astrae fino a raggiungere il puro grafismo. Dagli anni Settanta la predilezione per la grafica imprime una radicale svolta verso la stilizzazione lirica che, scandita per fasi progressive, si pone al passo con uno sviluppo introspettivo. Dalle composizioni con trame serrate e stesure ossessive, che danno origine a un inestricabile horror vacui , la texture si scioglie più avanti a formare scarni e dinamici reticoli che si librano nello spazio.
A detta di Roberto Sanesi, «Cavalieri spoglia ogni sua forma, ne ricerca in modo obliquo il tratto costruttivo, e scartando decisamente ogni risonanza simbolica, rifiutando l'immagine, rintraccia il valore del segno. Perviene, in tal modo, a una sorta di scrittura raffinatamente sintetica, funzionale e sensibilissima insieme. Cancellata ogni ipotesi naturalistica, avendo rinunciato a rappresentare e cominciato ad esporre ragionando, non solo Cavalieri evidenzia la già latente tensione dinamica, ma, con coraggio, affronta in modo diretto il valore dei mezzi espressivi in quanto tali, e riparte dal segno: che è sintomo, indizio, accenno da cui si potranno trarre deduzioni ».
A quelle stesse deduzioni si richiama il ventennio preso qui in esame; lungo tutto il suo iter laborioso, l'artista ha incrementato le possibilità d'interazione tra le forze in gioco, calcando sempre più sull'indagine e l'equilibrio delle linee in tensione. Ancor oggi i suoi tratti grafici continuano ad affiorare per rarefazioni, stratificazioni e aggregazioni, conservando una suadente armonia nella sequenza ritmata dei segmenti.
Tralasciati colori e forme naturalistiche del periodo iniziale, il linguaggio di Cavalieri si astrae fino a raggiungere il puro grafismo. Dagli anni Settanta la predilezione per la grafica imprime una radicale svolta verso la stilizzazione lirica che, scandita per fasi progressive, si pone al passo con uno sviluppo introspettivo. Dalle composizioni con trame serrate e stesure ossessive, che danno origine a un inestricabile horror vacui , la texture si scioglie più avanti a formare scarni e dinamici reticoli che si librano nello spazio.
A detta di Roberto Sanesi, «Cavalieri spoglia ogni sua forma, ne ricerca in modo obliquo il tratto costruttivo, e scartando decisamente ogni risonanza simbolica, rifiutando l'immagine, rintraccia il valore del segno. Perviene, in tal modo, a una sorta di scrittura raffinatamente sintetica, funzionale e sensibilissima insieme. Cancellata ogni ipotesi naturalistica, avendo rinunciato a rappresentare e cominciato ad esporre ragionando, non solo Cavalieri evidenzia la già latente tensione dinamica, ma, con coraggio, affronta in modo diretto il valore dei mezzi espressivi in quanto tali, e riparte dal segno: che è sintomo, indizio, accenno da cui si potranno trarre deduzioni ».
A quelle stesse deduzioni si richiama il ventennio preso qui in esame; lungo tutto il suo iter laborioso, l'artista ha incrementato le possibilità d'interazione tra le forze in gioco, calcando sempre più sull'indagine e l'equilibrio delle linee in tensione. Ancor oggi i suoi tratti grafici continuano ad affiorare per rarefazioni, stratificazioni e aggregazioni, conservando una suadente armonia nella sequenza ritmata dei segmenti.
29
settembre 2018
Alberto Cavalieri – Alle origini del segno
Dal 29 settembre al 18 novembre 2018
arte contemporanea
Location
MAC – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI LISSONE
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
Mercoledì e Venerdì h10-13 Giovedì h16-23 Sabato e Domenica h10-12 / 15-19
Vernissage
29 Settembre 2018, Ore 18
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