Alberto Cottignoli - artista di fama internazionale - accettò, nel maggio del 2010, di curare la presentazione della prima mostra personale di Mario Arnaldi, a Ravenna. Concludeva il suo testo nel catalogo con le parole: «Io stesso non mi sarei mai aspettato di dirgli “Facciamo delle mostre assieme!”». Ed è per mantenere la promessa di Alberto che oggi, entrambi gli artisti, si presentano in questa mostra.

Amici da oltre 20 anni, Mario e Alberto hanno percorso esperienze comuni, dalla frequentazione con Tonino Guerra, al breve coinvolgimento cinematografico. Entrambi tenacemente legati alla percezione artistica rinascimentale, alla ‘regola’; lavorano per vie e visioni simili, ma diverse, cercando la proposizione in chiave contemporanea degli stessi insegnamenti. La ‘regola’ e la ‘forma’ non impediscono a Cottignoli di librarsi nella più sfrenata fantasia, mentre Arnaldi preferisce rappresentare possibili, anche se spesso assai improbabili, situazioni di sospensione temporale. Due venditori di sogni, due “Lunatici”, artisti che raccontano, con due lingue differenti ma dalla radice comune, il loro profondo “Io”, che in fondo è, anche se nascosto, quello di tutti noi.