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Alberto Marolda – Ti rubo l’anima
Con Ti rubo l’anima, Alberto Marolda ci presenta un lungo racconto di storia della musica, e del teatro, con belle immagini, rubate in più di vent’anni di attenta osservazione, prese, tra l’altro, prevalentemente in primo piano, di grandi performers, sia italiani che stranieri
Comunicato stampa
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TI RUBO L'ANIMA di Alberto Marolda
Negli ultimi tempi, il dibattito su come riuscire a portare all'attenzione dei più un evento, o una storia, se limitarsi cioè a raccontarlo e spiegarlo con la parola , o se invece, grazie alle nuove tecnologie multimediali, allargarsi senza più limiti di scelta sulle forme di comunicazione, giocando anche sull'audio, sull'immagine o sul video, appassiona ed attrae gli artisti di tutto il mondo. La vita, la realtà nella quale siamo tutti immersi è, per i sensi dell'uomo, una vasta esperienza multimediale, sicuramente comunque affascinante, e da vivere, il più possibile, sino in fondo. Tatto, udito, vista, olfatto, gusto, tutti sensi che vengono regolarmente stimolati nel nostro flusso quotidiano e che, in un racconto, in una cronaca, è sempre più importante cercare di soddisfare fedelmente. La vita, quindi, definita come una ripida montagna russa, dalle incredibili discese e risalite, in cui, però, cercare di fissare per poterli raccontare e, magari rivivere, in tutti i momenti più importanti. Con Ti rubo l'anima, Alberto Marolda ci presenta un lungo racconto di storia della musica, e del teatro, con belle immagini, rubate in più di vent'anni di attenta osservazione, prese, tra l'altro, prevalentemente in primo piano, di grandi performers, sia italiani che stranieri. La dura fatica dell'arte. Forse non riusciremo mai a suonare, a cantare, a recitare, o più in generale ad esprimere la nostra ansia creativa con la stessa intensità dei tanti artisti che Alberto ha fotografato e ripreso nel corso dei lunghi anni della sua assidua esplorazione, ma sicuramente, assaporando e gustando le sue immagini, potremo cercare di avvicinarci al loro sentire più intimo, e, forse, trovare il coraggio di uscire allo scoperto con le nostre idee e la nostra arte, quale essa, in fondo, sia. Questo, in fondo, sarebbe un grande risultato da raggiungere per tutti.
Alberto Marolda è un cittadino dell'amato stivale nel vero senso della frase che ha vissuto con la valigia aperta in diverse città italiane, formandosi necessariamente con una mentalità aperta ed interessata ai nuovi mondi che ogni volta lo circondavano. Momenti di vita spezzati da subitanei trasferimenti , in una novella Odissea che sembra non terminare mai. Era quasi un obbligo perciò, cercare di fissare nella memoria gli attimi per evitarne l'eclissi nel vasto e tormentato mare della memoria. Ecco il perchè della nascita di una voglia di comunicare ad ogni costo le tante immagini e storie viste o ascoltate, approfondendone tutti gli aspetti da novello vate tecnologico. Alberto, quindi, ci ha provato da sempre, accompagnando le sue tante cronache giornalistiche, con immagini fotografiche riprese in una vasta ed interessante gamma di tecniche e colorazioni. Varie esperienze lo hanno disegnato, nel suo viaggio nella comunicazione, come conduttore radiofonico, direttore di diversi media, giornalista, fotografo, in un meltin' pot in continuo movimento, perennemente mirato, però, al racconto della realtà, cercando di carpirne l'anima, la parte interna più vera e nascosta, convinto che fosse quella l'unica maniera per poi mostrarla e raccontarla a tutti, con gli occhi, in fondo, sinceri ed attenti di un bimbo allegro e scanzonato. Oggi Alberto è una delle prime firme degli spettacoli per il quotidiano napoletano Roma, ha fondato e dirige la testata giornalistica Web www.iogiornalista.tv, collabora con varie altre testate sia cittadine che nazionali, muovendosi senza imbarazzo in veste di giornalista o di fotografo, è, insomma, una dimostrazione vivente del moto in perpetuo ed affannoso movimento. Servirà a qualcosa? Date un occhiata alle sue immagini e poi raccontatecelo...
Negli ultimi tempi, il dibattito su come riuscire a portare all'attenzione dei più un evento, o una storia, se limitarsi cioè a raccontarlo e spiegarlo con la parola , o se invece, grazie alle nuove tecnologie multimediali, allargarsi senza più limiti di scelta sulle forme di comunicazione, giocando anche sull'audio, sull'immagine o sul video, appassiona ed attrae gli artisti di tutto il mondo. La vita, la realtà nella quale siamo tutti immersi è, per i sensi dell'uomo, una vasta esperienza multimediale, sicuramente comunque affascinante, e da vivere, il più possibile, sino in fondo. Tatto, udito, vista, olfatto, gusto, tutti sensi che vengono regolarmente stimolati nel nostro flusso quotidiano e che, in un racconto, in una cronaca, è sempre più importante cercare di soddisfare fedelmente. La vita, quindi, definita come una ripida montagna russa, dalle incredibili discese e risalite, in cui, però, cercare di fissare per poterli raccontare e, magari rivivere, in tutti i momenti più importanti. Con Ti rubo l'anima, Alberto Marolda ci presenta un lungo racconto di storia della musica, e del teatro, con belle immagini, rubate in più di vent'anni di attenta osservazione, prese, tra l'altro, prevalentemente in primo piano, di grandi performers, sia italiani che stranieri. La dura fatica dell'arte. Forse non riusciremo mai a suonare, a cantare, a recitare, o più in generale ad esprimere la nostra ansia creativa con la stessa intensità dei tanti artisti che Alberto ha fotografato e ripreso nel corso dei lunghi anni della sua assidua esplorazione, ma sicuramente, assaporando e gustando le sue immagini, potremo cercare di avvicinarci al loro sentire più intimo, e, forse, trovare il coraggio di uscire allo scoperto con le nostre idee e la nostra arte, quale essa, in fondo, sia. Questo, in fondo, sarebbe un grande risultato da raggiungere per tutti.
Alberto Marolda è un cittadino dell'amato stivale nel vero senso della frase che ha vissuto con la valigia aperta in diverse città italiane, formandosi necessariamente con una mentalità aperta ed interessata ai nuovi mondi che ogni volta lo circondavano. Momenti di vita spezzati da subitanei trasferimenti , in una novella Odissea che sembra non terminare mai. Era quasi un obbligo perciò, cercare di fissare nella memoria gli attimi per evitarne l'eclissi nel vasto e tormentato mare della memoria. Ecco il perchè della nascita di una voglia di comunicare ad ogni costo le tante immagini e storie viste o ascoltate, approfondendone tutti gli aspetti da novello vate tecnologico. Alberto, quindi, ci ha provato da sempre, accompagnando le sue tante cronache giornalistiche, con immagini fotografiche riprese in una vasta ed interessante gamma di tecniche e colorazioni. Varie esperienze lo hanno disegnato, nel suo viaggio nella comunicazione, come conduttore radiofonico, direttore di diversi media, giornalista, fotografo, in un meltin' pot in continuo movimento, perennemente mirato, però, al racconto della realtà, cercando di carpirne l'anima, la parte interna più vera e nascosta, convinto che fosse quella l'unica maniera per poi mostrarla e raccontarla a tutti, con gli occhi, in fondo, sinceri ed attenti di un bimbo allegro e scanzonato. Oggi Alberto è una delle prime firme degli spettacoli per il quotidiano napoletano Roma, ha fondato e dirige la testata giornalistica Web www.iogiornalista.tv, collabora con varie altre testate sia cittadine che nazionali, muovendosi senza imbarazzo in veste di giornalista o di fotografo, è, insomma, una dimostrazione vivente del moto in perpetuo ed affannoso movimento. Servirà a qualcosa? Date un occhiata alle sue immagini e poi raccontatecelo...
04
giugno 2009
Alberto Marolda – Ti rubo l’anima
Dal 04 al 27 giugno 2009
fotografia
Location
FONDERIA DELLE ARTI
Roma, Via Assisi, 31, (Roma)
Roma, Via Assisi, 31, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-venerdì: 10-20, Sabato 10-15
Vernissage
4 Giugno 2009, ore 17.30
Sito web
www.campilongo.it
Autore
Curatore