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Alberto Timossi – Sinonimi
Le due grandi installazioni in pvc rosso, sono realizzate dall’artista, per la prima volta a Napoli con una mostra personale, nell’intento di elaborare un fitto ed incisivo dialogo con l’architettura ed il paesaggio collinare circostante.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ospita la mostra personale di Alberto Timossi dal titolo Sinonimi, coordinata dalla neonata Associazione Culturale Anywhere Art Company.
Il percorso espositivo si articola tra la scala a pozzo, il cortile ed il terrazzo di copertura del palazzo cinquecentesco e prevede due installazioni di grandi dimensioni in pvc rosso, realizzate dall’artista in funzione dell’architettura e del paesaggio circostante.
“I tubolari non sono linee – ipotetiche o astratte – né rette né segmenti, benché concettualmente tracciati; malgrado lo sembrino se ridotti a un punto di vista monodimensionale. Abrasioni che attraversano la superficie della realtà nuda e cruda. Che comunicano solo quello che vedi, dove lo vedi, più che lo spostamento verso un’indispensabile altrove…”
La scultura di Alberto Timossi, classe 1965, napoletano di nascita e romano d’adozione, si caratterizza per l’utilizzo dell’elemento tubolare plastico di origine industriale, alterato, decontestualizzato e in alcuni casi associato a suoni musicali. Tra le sue mostre personali più recenti possiamo ricordare Deflusso, Giardino della Scala Santa, Roma; Flussi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Raccolta Manzù, Ardea; Accenti, Museo sperimentale d’arte contemporanea, L’Aquila; Partitura urbana, Archivio Crispolti, Roma. Tra le sue mostre di gruppo: Emufest, Conservatorio Santa Cecilia, Roma; Terra di Maestri, Rocca Paolina, Perugia; Trentatrè diagnosi d’artista, 56° Festival dei Due Mondi, Spoleto; BNL, una banca per l’arte oltre il mecenatismo, Chiostro del Bramante, Roma.
Il percorso espositivo si articola tra la scala a pozzo, il cortile ed il terrazzo di copertura del palazzo cinquecentesco e prevede due installazioni di grandi dimensioni in pvc rosso, realizzate dall’artista in funzione dell’architettura e del paesaggio circostante.
“I tubolari non sono linee – ipotetiche o astratte – né rette né segmenti, benché concettualmente tracciati; malgrado lo sembrino se ridotti a un punto di vista monodimensionale. Abrasioni che attraversano la superficie della realtà nuda e cruda. Che comunicano solo quello che vedi, dove lo vedi, più che lo spostamento verso un’indispensabile altrove…”
La scultura di Alberto Timossi, classe 1965, napoletano di nascita e romano d’adozione, si caratterizza per l’utilizzo dell’elemento tubolare plastico di origine industriale, alterato, decontestualizzato e in alcuni casi associato a suoni musicali. Tra le sue mostre personali più recenti possiamo ricordare Deflusso, Giardino della Scala Santa, Roma; Flussi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Raccolta Manzù, Ardea; Accenti, Museo sperimentale d’arte contemporanea, L’Aquila; Partitura urbana, Archivio Crispolti, Roma. Tra le sue mostre di gruppo: Emufest, Conservatorio Santa Cecilia, Roma; Terra di Maestri, Rocca Paolina, Perugia; Trentatrè diagnosi d’artista, 56° Festival dei Due Mondi, Spoleto; BNL, una banca per l’arte oltre il mecenatismo, Chiostro del Bramante, Roma.
16
gennaio 2015
Alberto Timossi – Sinonimi
Dal 16 gennaio al 23 febbraio 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO GRAVINA
Napoli, Via Monteoliveto, 3, (Napoli)
Napoli, Via Monteoliveto, 3, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 09-17
Vernissage
16 Gennaio 2015, ore 12.00
Autore
Curatore