Sabato 29 novembre 2003, alle ore 17.00, viene inaugurata la mostra fotografica di Alberto Viganò. L’esposizione è allestita presso l’associazione AR&F di via Grazie al numero 24/a.
Nella stessa occasione Fausto Lorenzi presenterà il libro Sublimando, edito da Marco Serra Tarantola di Brescia, che dà il titolo alla mostra e che contiene scritti di Fulvia Scarduelli e dello stesso Lorenzi.
La mostra propone diversi lavori del fotografo bresciano realizzati in trent’anni di attività, nei quali Viganò indaga, in modo serio e puntuale, alcuni aspetti della realtà attribuendo alla casualità e semplicità dell’istantanea, il valore di una ricerca. Con uno stile essenziale, sobrio, pulito, il fotografo cerca negli intonaci scrostati, nei selciati, nelle reti dei pescatori di laguna, nei graffiti e nei murales coloratissimi, mondi sconosciuti che talvolta si dilatano enormemente e permettono all’osservatore di trovare percorsi inediti in particolari spesso trascurati.
Altri cicli di lavori hanno soggetti completamente diversi, come i paesaggi della Franciacorta e della Toscana, che si perdono in prospettive sconfinate, nelle quali la presenza umana viene solo evocata, e riecheggia negli oggetti e nei paesaggi ma, non è mai diretta ed evidente.
La caratteristica più evidente e peculiare della produzione fotografica di Alberto Viganò è la scelta di alcuni particolari che vengono ripetuti in serie, seguendo il concetto di modularità e di continuità, in una specie di reiterazione casuale delle forme che assumono un alto valore decorativo; è il caso delle sedie impilate o degli ombrelloni sulla spiaggia, dei solchi delle arature sul terreno tutti particolari scelti da Viganò che gli permettono di proporre moduli interni alla materia che acquistano una dignità sconosciuta e inedita.