Il Teatro Kismet OperA conferma la sua vocazione ad essere Opificio per le Arti, tessendo, anche per questa stagione, una fitta rete di relazioni con altre forme creative e, in particolare, creando un ponte fra il teatro e le arti visive. Per questa stagione il linguaggio dell’arte trova spazio in un progetto specifico dal nome Album. A futuro segreto. Si presenta come proposta collettiva, un invito a cimentarsi col tema stesso della stagione 08/09. Punto di partenza è la parola. Da brani di Ian McEwan, Friedrich Nietzsche, Murakami Haruki, Antonio Gramsci e Fernando Pessoa parte la riflessione visiva sul futuro di tredici artisti pugliesi, giovani e meno giovani, che hanno spontaneamente aderito alla “chiamata” alle arti. Il corridoio del teatro è opera in divenire che vede nel tempo trasformarsi il verbale in visivo in opere che, in modi molteplici, delle parole si servono. In mostra Paolo Guido, Tiziano Serra, Giovanni Matteo, Giuseppe Teofilo, Emanuela Bartolotti, Valentina Vetturi, Lea Caputo, Luigi Mastromauro, Paolo Pandullo, Carlo Michele Schirinzi, Margherita Ragno, Nico Viso Angiuli e Pia Livia Di Tardo. A conclusione del progetto, in una conversazione dotta con il critico d’arte Pietro Marino, pubblico, artisti e addetti ai lavori si interrogheranno sul futuro dell’arte.

Il progetto artistico sul tema del “futuro segreto” si completa con un progetto affidato al collettivo romano Stalker. Dopo aver interrogato il futuro dell’architettura durante la XI Biennale di Venezia, il gruppo porta al Teatro Kismet il suo progetto che utilizza I Ching come un dispositivo da manipolare e attraverso il quale interpretare, partendo dall’esperienza della realtà, il suo possibile divenire. Il Libro dei Mutamenti, testo considerato sacro in Cina, è utilizzato nel corso della stagione per guardare, insieme al pubblico del teatro e a ospiti scelti fra i rappresentanti della cultura pugliese, il futuro del teatro e delle arti. L’atlante di queste esperienze e interpretazioni verrà raccolto e restituito in un affresco collettivo, nel tentativo di visualizzare cosa c’è oggi oltre il teatro, in un appuntamento in programma il 22 aprile alle h 18.00.