Albume, residenza e percorso artistico itinerante curato dall’artista Stefano Venezia, apre le porte al pubblico il 23 e il 24 ottobre nel centro storico di Cuneo. Albume è un progetto di arte conviviale costellato da opere in situ, prodotte dall’incontro tra gli artisti e gli abitanti che li hanno ospitati nelle proprie case nei mesi scorsi.
Trasformate in spazi in cui rendere pubblico il contesto privato e intimo del dialogo e della ricerca artistica, le abitazioni sono al centro delle opere che Ennio Bertrand, Mara Chemini, Claudio Cravero, Daniele Ferrarazzo e Manuela Macco hanno prodotto durante le residenze. Luoghi per eccellenza del convivium e del banale quotidiano, della riservatezza e dell’arte dell’accoglienza, dei panni sporchi e di quelli freschi di bucato, le case sono diventate nei mesi da luglio a settembre, un atelier e un laboratorio di sperimentazione condivisa. I 5 artisti, rispondendo all’invito diffuso tramite bando di concorso, hanno scelto di calarsi nel ruolo di “ospite migrante” e di entrare in conversazione con l’”abitante sconosciuto”. Adattando la propria ricerca alla specificità delle diverse abitazioni e alla complicità con i loro abitanti, hanno concepito degli interventi che interpretano o traducono l’esperienza d’intrusione temporanea nello spazio intimo dell’”altro”. Nel percorso di Albume, l’alterità si moltiplica per il numero delle case coinvolte, aprendo al pubblico la realtà stratificata ed eterogenea che abita il centro della città di Cuneo.

Il percorso inizia con l’ambiente ipermediale sonorizzato di Ennio Bertrand, che trasporta la realtà domestica nella dimensione in divenire del viaggio e dei ricordi, la cui intensità si modella seguendo il ritmo degli spostamenti più o meno regolari degli inquilini. Prosegue con le fotografie scattate da Claudio Cravero, che ritraggono gli abitanti nelle loro vesti abituali e nella loro più intima nudità. Un’indagine svolta esclusivamente nello spazio domestico. Nel palazzo a fianco, Daniele Ferrarazzo scrive un racconto che si serve di parole, suoni e immagini per tessere la trama di una narrazione anacronistica, che confonde l’interno con l’esterno e il presente col passato. A qualche centinaio di metri, Mara Chemini costruisce, al centro dell’appartamento, uno spazio in miniatura, che come il pozzo in Alice nel paese delle meraviglie ha la capacità di trasportare la persona curiosa all’interno di un mondo parallelo, insolitamente simile a quello reale. Il percorso finisce nello spazio in cui Manuela Macco attende, immobile e con il corpo legato all’architettura della casa, il passaggio dei visitatori, per i quali ha preparato un video, girato durante la residenza, contenente risposte evasive ad eventuali domande sulla natura complessa e intricata delle relazioni umane. Tutto il percorso, strutturato in 5 punti, è una libera sequenza e di libera fruizione. Gli indirizzi segnalati da una palina gialla sono:
punto 1) contrada Mondovì n.5 ultimo piano [Cardone], punto 2) via Roma n.31 interno cortile [Sciarretta], punto 3) via Roma n.56 primo piano [Pisti], punto 4) piazza Galimberti n.11 ultimo piano [Castellino/Sacchetto], punto 5) via XX settembre n.24 interno cortile [Bergia/Gerardo] con unica performance di un ora, dalle 21 alle 22.
Simbolicamente segnalata ma non fruibile per questa edizione, è la casa dove è stato ideato Albume, quella del direttore artistico Stefano Venezia, che dal 2002 ha invitato decine di artisti a condividere con lui e con la compagna Emma Barale l’esperienza temporanea della coabitazione creativa.

La mappa di Albume è disponibile sul sito www.zooart.it e sulla pagina facebook /ALBUMEart.
Albume è parte della piattaforma ZOOART 2015, laboratori, conferenze, percorso espositivo e workshop curate dall’associazione Art.ur a Cuneo.