Un miraggio è un fenomeno ottico naturale, in cui i raggi di sole vengono piegati
a produrre l'immagine spostata di oggetti lontani e in cielo.
Viene dal latino "mirare": "a guardare, a meraviglia".
E' la stessa radice di "specchio" e "ammirare".
Come uno specchio, un miraggio mostra immagini di cose che sono altrove.
Altrove può significare anche: nei nostri sogni.
Dal 27 Marzo al 18 Aprile si terrà, presso la Torre Civica di Mestre, una mostra antologica del pittore Aldo Bovo (1923–1995)
Nato in provincia di Venezia, Aldo Bovo si è sempre definito un “vedutista”.
E lo era, nel più magico dei modi e dei mondi.
Egli dipingeva la possibilità di riacquistare la vista, la visione a colori del respiro della vita e della natura veneta, così tanto delicati, appassionati e avvolgenti, quanto sensibile è l’Artista che vi immerge sé stesso e - con lui- chi osserva le sue opere.
Acqua, cielo e luce sono elementi nei quali il volo di Aldo Bovo
è stato straordinariamente libero e sincero.
Dunque che dal loro unirsi - in un luogo lontano e magico, sfumando in un quadro di colori - miraggi nascano, è fatto del tutto naturale; e infatti accade ogni qual volta incontrano la nostra capacità di provare meraviglia, e (possibilmente) sognare.
E’ dunque nell’indissolubile matrimonio tra le malìe della coerenza, della natura e dei nostri sogni che ci condurrà l’esposizione organizzata dall’Associazione Culturale
Aldo Bovo, con il sostegno della Banca Popolare-Volksbank, la collaborazione del Comune di Venezia, della società Thetis S.p.A. e della società GIOY s.r.l.
Per Aldo Bovo, l’essere Genuino, Esuberante, Carismatico, Sognatore, Artista
ben oltre la fama e il mercato - è stato apprezzato in Italia e soprattutto in Europa, Giappone, Stati Uniti e America del Sud - era semplicemente vivere intensamente,
ma dignitosamente, la propria straordinaria vita d’Uomo.