Si comunica che, dal 15 dicembre 2007, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza ospiterà una personale del pittore Aldo Brizzi (1907-1957), romano di nascita, ma milanese d’adozione, che ha avuto fin dalla giovinezza stretti legami con Piacenza, città dove studiò prima di passare all’Accademia di Brera, alunno di Aldo Carpi.

In questo anno di duplice anniversario, si vuole rendere omaggio a questo pittore, cercando di ricostruirne passo passo la vicenda biografica e l’itinerario artistico. Un percorso non lineare il suo, in quanto la curiosità intellettuale lo portò prima ad aderire agli stilemi di Novecento Italiano, per poi vivere nel dopoguerra una stagione di irrequieta creatività a contatto con il fervido ambiente milanese.
Si accostò con convinzione a Picasso e dubito dopo trovò nel neorealismo occasione di manifestare la sua partecipazione agli eventi della storia e ai drammi della società. In questa fase il suo impegno si connotò anche in senso politico, in relazione alla proposta portata avanti, a Milano, dagli artisti della Galleria Borgonuovo15: oltre a Brizzi, Giovanni Fumagalli, che era il promotore, e poi Giuseppe Motti, Ampelio Tettamanti, Antonietta Ramponi, Gino Meloni e lo scultore Giuseppe Scalvini.


Accompagna la mostra un volume pubblicato da Tip.Le.Co., Piacenza, dicembre 2007