Franco de Battaglia, nella personale del 2004, annotava: “C’è nella pittura di Aldo Pancheri – ed è una costante che segna tutto il suo lavoro – la determinazione di unire, nell’opera d’arte, la ricerca del proprio spazio interiore ad una scansione di tempo assoluta, cosmica. L’espressione personale (sogni, memorie, stagioni, lontananze – e quindi vittorie e sconfitte, gioie e dolori, nobiltà di sentimenti, tradimenti) si traduce in un moltiplicatore di spazi che vanno ad intersecare l’abisso del tempo, a collidere con il nulla profondo e nero dell’immensità dilatata.”



Alle precedenti opere acriliche si sono aggiunti collages, paste acriliche movimentate dal colore ad olio ed elaborazioni al computer di immagini fotografiche.



Il testimone involontario suggerisce nella scomposizione e ricomposizione di immagini un mondo, a volte drammatico, a volte ironico, e i soggetti sono contenuti in una geometria resistente e coloratissima, dove i rimandi stilistici e le assonanze di una logica non decifrabile determinano l’opera.



Aldo Pancheri nasce a Trento nel 1940. Si diploma nel 1962 all’Accademia di Belle Arti di Bologna nella scuola di Virgilio Guidi.



Sue opere si trovano presso: Raccolta Bertarelli, Civici Musei Castello Sforzesco, Milano; Palazzo delle Albere, Museo d’Arte Moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART); Museo d’arte delle Generazioni G. Bargellini, Pieve di Cento (Bo); Palazzo dei Diamanti, Ferrara; Museo della Xilografia, Castello di Pio (Carpi); Museo Civico di Palazzo Strum, Bassano del Grappa; Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano; Regione e Provincia Autonoma di Trento; Unicredit Banca Trento; Banca Intesa, Milano; Banca d’Italia, sedi di Ancona e Firenze; Autostrade del Brennero, Trento; Università degli Studi di Macerata e di Pavia; Università Bocconi (grafica), Milano; Centro Internazionale della Grafica, Venezia; Galleria d’Arte Moderna delle Marche, Ancona; Istituto Takagi, Nagasaki (Giappone); Museo Denon, Chalon-sur-Saône (Francia).