L¹installazione viene ospitata nella sede di (h) films, mentre durante Flash Art Fair vengono riproposte le sequenze fotografiche del video quale rimando all¹opera intera.
Alessandra Cassinelli si è occupata a lungo di disagio sociale e da sempre il suo lavoro ruota attorno alle dinamiche delle relazioni interpersonali e alla complessità dei rapporti in genere. Come tutti i suoi progetti anche questo nasce da lontano, dopo averlo preparato mentalmente e rappresentato in una serie di disegni, è il frutto di una performance fortemente voluta laddove il punto d¹osservazione del lavoro è anzitutto lo sguardo dell¹artista sul progress del lavoro stesso. E¹ come se, determinata nel suo continuo movimento, Alessandra creasse per sé man mano uno
spazio sempre più ridotto, disagiato, cercando di contenere qualcosa di incontenibile come l¹acqua.
Del resto ogni lavoro ha a che vedere con molto altro e attraverso il perpetuarsi dell¹azione si intuisce quanta fatica chiedano le emozioni e i sentimenti in generale, nella vita, sempre.
Il risultato è una perfezione formale di grande fascino estetico che rivela presupposti drammatici: possedendo le cose, in realtà succede l¹opposto. Una sorta di allontanamento dalla materia a evocare l¹umanità che sparisce, incapace di fermarsi, di osservare.
Il cambiamento della luce durante il giorno racconta il tempo impiegato nel continuo tentativo di contenere l¹acqua in centinaia di involucri trasparenti con un¹operazione artistica del tutto fisica, il cui effetto emerge durante la visione del film.
Un video prezioso quanto la materia prima per realizzarlo.
Un video girato nell¹acqua e dall¹acqua animato.



Alessandra Cassinelli è nata a Milano dove vive e lavora. Ha esposto alla Galleria Il Milione a Milano, alla Galleria En Plain Air di Torino, al Palais des Arts di Marsiglia, alla Galleria Folini a Lugano, alla Galleria Ghiglione-Galliani di Genova, alle Cartiere Vannucci e ha partecipato ad altre numerose iniziative.