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Alessandra Urso – La danza delle donne
La danza delle donne non è solo gestualità primitiva e ritualità; è scrittura, racconto, storia che fa dire al gesto il tempo trascorso per compierlo. La scrittura dei gesti si sovrappone alla scrittura dei libri, che in questi quadri diventano sottofondo per accogliere la pittura.
Comunicato stampa
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L'aspetto che colpisce è il colore che le riveste, un rosso sanguigno con il baluginio del Rubino, succo di vite, vino… sentore di ebrezza liberatrice e un tratto violento, passionale, con una vibrazione di sofferenza cupa, forse un cenno "esile" di colpa (data la presenza del tono bruno/nero giocato in termini di ombra).
Sangue, colore, e ancora sangue, a sottolineare la linfa vitale che feconda, nutre tutto il vivente, un ritmico sordo pulsare intimo. Tono che ne esalta la plasticità conferendo alle immagini un tratto biografico molto terreno, carnale, sensuale.
In secondo luogo la disarticolazione suggerisce un che di sussultorio e di incontrollabile,quasi la rappresentazione di una "Tarantolata" in trance, scossa da spasmi al limite dell'umana sopportazione; come un noto fenomeno isterico originario della cultura mediterranea del sud Italia.
L'energia che la baccante-artista evoca con il suo tratto grafico stilizzato, è una metafora artistica: annuncia la nascita o la necessità di una nuova condizione femminile, una nuova “forza” impastata di intensità senza alcun timore del caos generato dal suo ritmo indiavolato. Le danzatrici, le ballerine di Alessandra Urso auspicano prepotentemente il sentimento religioso dell'identità femminile contemporanea, e la necessità di una liberazione, qualunque sia il prezzo richiesto.
Tratto da “Le Baccanti di Alessandra Urso”
Pablo Miguel Abbatangelo
Sangue, colore, e ancora sangue, a sottolineare la linfa vitale che feconda, nutre tutto il vivente, un ritmico sordo pulsare intimo. Tono che ne esalta la plasticità conferendo alle immagini un tratto biografico molto terreno, carnale, sensuale.
In secondo luogo la disarticolazione suggerisce un che di sussultorio e di incontrollabile,quasi la rappresentazione di una "Tarantolata" in trance, scossa da spasmi al limite dell'umana sopportazione; come un noto fenomeno isterico originario della cultura mediterranea del sud Italia.
L'energia che la baccante-artista evoca con il suo tratto grafico stilizzato, è una metafora artistica: annuncia la nascita o la necessità di una nuova condizione femminile, una nuova “forza” impastata di intensità senza alcun timore del caos generato dal suo ritmo indiavolato. Le danzatrici, le ballerine di Alessandra Urso auspicano prepotentemente il sentimento religioso dell'identità femminile contemporanea, e la necessità di una liberazione, qualunque sia il prezzo richiesto.
Tratto da “Le Baccanti di Alessandra Urso”
Pablo Miguel Abbatangelo
28
novembre 2015
Alessandra Urso – La danza delle donne
Dal 28 novembre al 04 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
VI.P. GALLERY MILANO
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.30-19; domenica ore 11-19
Vernissage
28 Novembre 2015, h 17.00
Autore
Curatore