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Alessandro Bini – Concetti spaziali
L’uso di materiali naturali indica l’istintività iniziale dell’operazione di Bini, comunque arricchita dal successivo taglio compositivo selezionato e meditato, ordinato e dinamico
Comunicato stampa
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CONDENSE DI VITA
L’opera di Alessandro Bini sembra costantemente volta alla capziosa ricerca che mira ad incastonare rare e singolari preziosità in silenziosi e profondi campi neri dove inevitabilmente si annulla la dimensione del tempo. Si tratta di dialoghi sommessi, di tesori fluidi, avvolgenti, pulsanti, introdotti su di una superficie nera sublimante il concetto di eterno; il sospendersi della vita e la contraddistinzione di ciascuna forma. Severo, rigoroso, assoluto: nero riservato a spazi definiti, a contorni netti; nero celebrativo. L’antitesi tra austerità, pura forma mentale e dall’altra parte di una pura essenza creativa. Catalizzante l’armonia geniale di questo coniugarsi.
Marinella Di Gennaro
CONCETTI SPAZIALI
Manualità e materia, tattilità e terza dimensione: sono aspetti presenti nell’operazione creativa di Alessandro Bini che ora in ceramica – talvolta non solo monocroma, ma anche con interventi di colore -, ora in legno -, delinea forme plastiche fissandole successivamente su di una superficie lignea nera, spaziale, considerata e proposta dall’autore come illimitata. Sono composizioni nelle quali lo spazio è la forma e la forma è rappresentazione visiva di noi stessi. L’uso di materiali naturali indica l’istintività iniziale dell’operazione di Bini, comunque arricchita dal successivo taglio compositivo selezionato e meditato, ordinato e dinamico, ottenuto guardando ad una impaginazione che è sostanzialmente grafica; la conseguente elaborazione concettuale del primitivo gesto creativo tende a concretizzare entità che si muovono sulla superficie lignea, essa stessa materia – o forse fuoriescono da quest’ultima -, concorrente all’opera finale in quanto, se pure squarciata dalla presenza inserita, la riavvolge, assorbendola. Così la tridimensionalità delle concretizzazioni materiche e lo sfondo monocromo su cui esse si innestano, tendono fra loro ad equipararsi: infatti, in Alessandro Bini pieni e vuoti hanno la medesima carica espressiva.
Federico Napoli
SILENCIO Y MEDITACIÒN
La sensibilidad que encierra la obra de Alessandro Bini hay que buscarla en la relación que logra entre espacio, materia y forma. En un fondo negro, vacio, profundo y a menudo ilimitado, la materia –madera tallada o ceramica vidriada- , surge, flota, está, o parece querer liberarse del fondo negro donde ha nacido. En sus obras el rasgo principal de su lenguaje es el sentido geometrico dominante, casi siempre ortogonal, con expresivos contrastes cromáticos y de textura, rugosa en el fondo, y lisa en la materia blanca que se superpone. La elegancia, la simplicidad compositiva, la valoración del vacio y la ordenación asimétrica de sus elementos, nos adentran en su mundo, incierto, que sugiere el silencio, la meditación o la soledad.
Monica Segui Gonzalez
L’opera di Alessandro Bini sembra costantemente volta alla capziosa ricerca che mira ad incastonare rare e singolari preziosità in silenziosi e profondi campi neri dove inevitabilmente si annulla la dimensione del tempo. Si tratta di dialoghi sommessi, di tesori fluidi, avvolgenti, pulsanti, introdotti su di una superficie nera sublimante il concetto di eterno; il sospendersi della vita e la contraddistinzione di ciascuna forma. Severo, rigoroso, assoluto: nero riservato a spazi definiti, a contorni netti; nero celebrativo. L’antitesi tra austerità, pura forma mentale e dall’altra parte di una pura essenza creativa. Catalizzante l’armonia geniale di questo coniugarsi.
Marinella Di Gennaro
CONCETTI SPAZIALI
Manualità e materia, tattilità e terza dimensione: sono aspetti presenti nell’operazione creativa di Alessandro Bini che ora in ceramica – talvolta non solo monocroma, ma anche con interventi di colore -, ora in legno -, delinea forme plastiche fissandole successivamente su di una superficie lignea nera, spaziale, considerata e proposta dall’autore come illimitata. Sono composizioni nelle quali lo spazio è la forma e la forma è rappresentazione visiva di noi stessi. L’uso di materiali naturali indica l’istintività iniziale dell’operazione di Bini, comunque arricchita dal successivo taglio compositivo selezionato e meditato, ordinato e dinamico, ottenuto guardando ad una impaginazione che è sostanzialmente grafica; la conseguente elaborazione concettuale del primitivo gesto creativo tende a concretizzare entità che si muovono sulla superficie lignea, essa stessa materia – o forse fuoriescono da quest’ultima -, concorrente all’opera finale in quanto, se pure squarciata dalla presenza inserita, la riavvolge, assorbendola. Così la tridimensionalità delle concretizzazioni materiche e lo sfondo monocromo su cui esse si innestano, tendono fra loro ad equipararsi: infatti, in Alessandro Bini pieni e vuoti hanno la medesima carica espressiva.
Federico Napoli
SILENCIO Y MEDITACIÒN
La sensibilidad que encierra la obra de Alessandro Bini hay que buscarla en la relación que logra entre espacio, materia y forma. En un fondo negro, vacio, profundo y a menudo ilimitado, la materia –madera tallada o ceramica vidriada- , surge, flota, está, o parece querer liberarse del fondo negro donde ha nacido. En sus obras el rasgo principal de su lenguaje es el sentido geometrico dominante, casi siempre ortogonal, con expresivos contrastes cromáticos y de textura, rugosa en el fondo, y lisa en la materia blanca que se superpone. La elegancia, la simplicidad compositiva, la valoración del vacio y la ordenación asimétrica de sus elementos, nos adentran en su mundo, incierto, que sugiere el silencio, la meditación o la soledad.
Monica Segui Gonzalez
18
marzo 2005
Alessandro Bini – Concetti spaziali
Dal 18 al 30 marzo 2005
arte contemporanea
Location
DOLCE VITA
Firenze, Piazza Del Carmine, (Firenze)
Firenze, Piazza Del Carmine, (Firenze)
Orario di apertura
19-24
Vernissage
18 Marzo 2005, ore 19
Autore