Workshop con Alessandro Capozzo

in occasione della Settimana della Scienza – Gallarate (14-24 marzo 2009)

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Dis/armonie è il titolo della prossima edizione della Settimana della Scienza che si aprirà il 14 marzo 2009. Come suggerisce il nome, quest’anno il festival si concentra sulle relazioni tra le scienze e le arti, rapporto ben simboleggiato dalla teoria musicale dell’armonia.

La GAM di Gallarate collabora con la rete di istituzioni scolastiche e culturali, costituitasi per la settimana della scienza, che ha progettato e organizzato un fitto calendario di eventi dal 15 al 24 marzo.

In occasione di questa collaborazione il Dipartimento Educativo propone una giornata di workshop condotto da Alessandro Capozzo, artista, designer ed esperto di musicologia che concentra la propria ricerca attorno ai nuovi media. L’artista è stato chiamato in relazione alle sue competenze nel trattare i rapporti con le scienze informatiche e con la musica, dimostrando teoricamente e praticamente le relazioni complesse e fecondissime tra ambiti tradizionalmente ritenuti separati.

Il workshop, realizzato con la collaborazione del personale scientifico del Dipartimento Educativo della GAM e dei professori del liceo scientifico di Gallarate, è finalizzato all’allestimento degli spazi suggestivi e affascinanti della Chiesa di S. Antonio di Gallarate e avrà la caratteristica di porre lo studente prima e lo spettatore poi, a contatto con le possibilità etiche ed estetiche della scienza, quando essa interviene nella creazione artistica.

Sono previste due fasi di lavoro: durante la giornata di sabato 14 gli studenti lavoreranno in stretta collaborazione con l’artista sul tema della visualizzazione delle informazioni. L’esito del lavoro sarà poi esposto e allestito insieme a un’installazione di Alessandro Capozzo. Questo momento, utile ad addentrarsi progressivamente nei differenti strati della creazione artistica, renderà gli studenti direttamente partecipi della complessità creativa, dando valore e rilievo tanto al processo quanto all’opera finita.

Il secondo momento è quello aperto al pubblico e al dialogo tra gli studenti e gli spettatori. La chiesa di S. Antonio nella giornata di domenica 15 marzo, dalle 10 alle 18, sarà infatti aperta a tutti coloro che vorranno vedere, non solo il frutto della collaborazione tra artista e studenti, ma anche uno dei più importanti lavori dell’artista nato dalle relazioni tra arti visive, musica e scienza.

Alessandro Capozzo, media artist e designer di formazione umanistica, ha svolto studi musicologici e frequentato corsi di composizione e musica elettronica. Si occupa di arte digitale rivolgendo in particolare la sua attenzione all’ambito delle poetiche del software. Attualmente la sua ricerca si focalizza nella creazione di software estetici generativi/interattivi e di installazione multimediali.
Sintesi di questo percorso è il progetto “Abstract-Codex” il cui principale obiettivo consiste nell’indagare le possibilità offerte dalla programmazione come medium espressivo. In quest’ottica il codice è la materia formante l’opera digitale e allo stesso tempo processo creativo (svelato): gli algoritmi e le strategie computazionali emergono come elementi costruttivi minimi e generatori di micro/macro organizzazioni formali. Questo approccio si prefigge il raggiungimento di una modulazione coerente della soggettività dei contenuti attraverso un uso idiomatico del medium. Negli ultimi anni diversi suoi lavori sono stati selezionati per festival e mostre internazionali.