L’artista Alessandro D’Ambrosio da domenica 14 febbraio a venerdì 26 febbraio 2010. Vernissage ore 19,30, Palazzo della Cultura a Latina.

Terzo appuntamento della rassegna MADanza nella Pinacoteca Comunale Sala5 Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Latina. La rassegna, a cura di Fabio D’Achille, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e con l’Assessore Bruno Creo presenta Alessandro D’Ambrosio. L’inaugurazione è per le 19,30 del 14 febbraio, con l’accompagnamento musicale del deejay set con Danny Kafiar, sonorizzazione by Andreoli Hi-Tech Store, Le opere in esposizione fino al 26 febbraio 2010 sono 31 più installazione.

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TESTO CRITICO

Gli amalgami alchemici di Alessandro D’Ambrosio

L’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande si somigliano. Nelle opere di D’Ambrosio se ne ha la conferma. Una conferma che un po’ sconvolge. Osservando i suoi quadri con occhio scevro da pregiudizi, sembra di assistere a una fase, primitiva e assoluta, dell’evoluzione della materia. Quel magmatico movimento, rappreso nel denso e fisico coagularsi colto in un istante infinito, ha la forza ipnotica di riportarci sia a immagini che risalgono alla creazione del mondo, a un brodo primordiale ribollente e cangiante di colori, sia anche a quelle più vicine al nostro intimo e personalissimo “big bang”natale. E ci pare di cogliere le dense floccularità atomizzate della scintilla primigenia che ci ha generato, evidenziate attraverso macchie iridescenti, enigmatiche e inesprimibili. Quasi ricordi neuronali mai spenti, nonostante tutto. In una associazione di idee, di sconvolgente e straniante immediatezza, ci sentiamo proiettati dal macro al micro, spettatori di un divenire amalgamato che mai perde quel senso di equilibrio generale (che altro non è che attributo divino) che non possiamo non riconoscere alle forze superne della natura. Né si sottovaluti il senso e il valore degli sfondi. Riferimenti colorati, mezzi di contrasto che consentono di renderci partecipi delle soluzioni chimiche, o forse alchemiche, che ci passano davanti agli occhi. Grumi di una realtà che si riproduce e si frantuma senza posa nei quali, però – e questo è il merito dell’artista – il pensiero è libero di vagare senza limiti.

Milano, 10/11/2006 A. Altieri

Si ricordano gli orari di apertura della Pinacoteca: mattina dal martedì al venerdì dalle 10,00 alle 13,00, pomeriggio martedì e giovedì dalle 16,00 alle 19,30. Ingresso libero.