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Alessandro Gamba
L’iniziale andamento segnico, nel corso degli anni ottanta è andato sempre più acquisendo un carattere di tracciato essenziale, di linea distinta
Comunicato stampa
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“L’iniziale andamento segnico, nel corso degli anni ottanta è andato sempre più acquisendo un carattere di tracciato essenziale, di linea distinta e, per più aspetti, distante dal sommovimento pittorico in atto sulla superficie della tela. Sommovimento che, a quell’epoca, aveva rafforzato la propria presenza fino a divenire un tessuto scandito da risoluti tratti di pennello. Proprio questa diversità di presenza, tra linea e tramatura, sospingeva la prima a una maggiore indipendenza e determinazione......
“C’è una tela del 1991, Aperto, a mio parere una delle opere più significative di quegli anni, che può farci comprendere molto bene l’avvio del nuovo percorso ancora oggi in evoluzione..
“E’ nell’invalicabile rapporto tra il pensiero e il suo manifestarsi concreto che questa pittura riafferma la sua difficile scelta di non rappresentare, ma di esistere”
Giovanni Maria Accame
“Gli esordi pittorici di Alessandro Gamba coincidono con una situazione della cultura artistica italiana che, dopo la stagione analitica e concettuale degli anni settanta, vede un generale ritorno alle pratiche specifiche della pittura, vale a dire ai modi e alle metodologie (il quadro, la tela, i pennelli, persino la cornice) che già dagli Anni Sessanta erano stati considerati superati, anacronistici, destituiti di ogni senso e possibilità di guardare il futuro......
“....il versante della cosidetta arte astratta recita un ruolo silenzioso, autonomo, apparentemente marginale, sebbene dotato di una propria inattaccabile energia progettuale, dovuta soprattutto al rapporto ideale con l’astrattismo storico.”
Claudio Cerritelli
“La pittura di Gamba non si mostra come un momento finito, ma come una pittura possibile, che seppur sembri nella composizione e nel segno ormai completamente definitita, in realtà ha la leggerezza delle cose che cambiano guardando a se stesse.”
Diego Collovini
“Ben diverso è l’approccio alla superficie di Gamba, teso a creare per lenta accumulazione di segni un vibrante fondo sul quale fare poi viaggiare le sue linee, indicazioni di un percorso che non è solo della mano dell’artista ma deve essere soprattutto dell’occhio di chi guarda.... e non mi pare inutile riprendere oggi quei brevi accenni, se è vero che le condizioni primarie non sono mutate, anzi, se possibile, si sono radicalizzate.” Walter Guadagnini
“Il colore è colore. Sostanza, carne e temperatura vitale d’un sentimento dell’immagine. Gamba procede lento, per via di colpeggi brevi, di un progetto di tesatura vibrante che si appropria della luce.”
Flaminio Gualdoni
“Fin dai primissimi anni egli è venuto investendo la tela delle proprie istanze lirico-evocative, operando tramite addensamenti e marezzature, stesure e modulazioni dei pigmenti ..........
“Ben presto si assisterà a un processo di decantazione sia delle componenti segniche... sia di quelle cromatiche: l’intero campo del quadro andrà infatti coprendosi di un unico colore, rosso, verde olivastro, grigio....”
Dino Marangon
“C’è una tela del 1991, Aperto, a mio parere una delle opere più significative di quegli anni, che può farci comprendere molto bene l’avvio del nuovo percorso ancora oggi in evoluzione..
“E’ nell’invalicabile rapporto tra il pensiero e il suo manifestarsi concreto che questa pittura riafferma la sua difficile scelta di non rappresentare, ma di esistere”
Giovanni Maria Accame
“Gli esordi pittorici di Alessandro Gamba coincidono con una situazione della cultura artistica italiana che, dopo la stagione analitica e concettuale degli anni settanta, vede un generale ritorno alle pratiche specifiche della pittura, vale a dire ai modi e alle metodologie (il quadro, la tela, i pennelli, persino la cornice) che già dagli Anni Sessanta erano stati considerati superati, anacronistici, destituiti di ogni senso e possibilità di guardare il futuro......
“....il versante della cosidetta arte astratta recita un ruolo silenzioso, autonomo, apparentemente marginale, sebbene dotato di una propria inattaccabile energia progettuale, dovuta soprattutto al rapporto ideale con l’astrattismo storico.”
Claudio Cerritelli
“La pittura di Gamba non si mostra come un momento finito, ma come una pittura possibile, che seppur sembri nella composizione e nel segno ormai completamente definitita, in realtà ha la leggerezza delle cose che cambiano guardando a se stesse.”
Diego Collovini
“Ben diverso è l’approccio alla superficie di Gamba, teso a creare per lenta accumulazione di segni un vibrante fondo sul quale fare poi viaggiare le sue linee, indicazioni di un percorso che non è solo della mano dell’artista ma deve essere soprattutto dell’occhio di chi guarda.... e non mi pare inutile riprendere oggi quei brevi accenni, se è vero che le condizioni primarie non sono mutate, anzi, se possibile, si sono radicalizzate.” Walter Guadagnini
“Il colore è colore. Sostanza, carne e temperatura vitale d’un sentimento dell’immagine. Gamba procede lento, per via di colpeggi brevi, di un progetto di tesatura vibrante che si appropria della luce.”
Flaminio Gualdoni
“Fin dai primissimi anni egli è venuto investendo la tela delle proprie istanze lirico-evocative, operando tramite addensamenti e marezzature, stesure e modulazioni dei pigmenti ..........
“Ben presto si assisterà a un processo di decantazione sia delle componenti segniche... sia di quelle cromatiche: l’intero campo del quadro andrà infatti coprendosi di un unico colore, rosso, verde olivastro, grigio....”
Dino Marangon
26
novembre 2005
Alessandro Gamba
Dal 26 novembre al 15 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIANNONE
Forte Dei Marmi, Via Giuseppe Mazzini, 29, (Lucca)
Forte Dei Marmi, Via Giuseppe Mazzini, 29, (Lucca)
Vernissage
26 Novembre 2005, ore 18
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