LO SPAZIO ESPOSITIVO PIU’ PICCOLO DEL MONDO
All’ingresso dello Studio d’Architettura STAF in via del Cecilia a Fiesole è aperto il più piccolo luogo espositivo del mondo. Si tratta del piano di un vecchio tecnigrafo visibile anche dall’esterno dello Studio 24 ore su 24. Le dimensioni sono di 0,96 metri quadri. Lo spazio è stato chiamato appunto QUADRO 0,96 in riferimento alle dimensioni dello spazio. Nato da un’idea di Mauro Latini, Riccardo Luchi e Aldo Frangioni, QUADRO 0,96 ospita ogni mese le opere di un artista nato, vivente o amico della Città di Fiesole. Ogni espositore potrà organizzare i 60 cm quadri come crede meglio, con un quadro o con tantissime piccole opere, con microsculture, video, foto etc. Sul piano, dove sono già stati esposti nel mese di luglio gli “Oggetti ad olio di Riccardo Luchi” e in agosto “Le Mappe” di Aldo Frangioni”, dal 12 settembre all'11 ottobre Alessandro Goggioli presenta i suoi “Giocattoli in scatola” seguiranno le mostre di Italo Tassi con “La gente di’ Tassi”, Chiara Crescioli con “Anatomundi” e a dicembre Paolo della Bella con i suoi “Parché ?”. Tutti possono vedere QUADRO 0,96 a qualsiasi ora del giorno o della notte, regalandosi una passeggiata per Fiesole. Per il prossimo anno sono già previste esposizioni di famosi artisti legati a Fiesole come Gianni Pettena, Francesco Gurrieri, Raffaele (Bueno), Franco Bulletti.

Alessandro Goggioli
www.goggiolipittore.it
goggioli@tiscali.it


Nato a Firenze, vive e lavora a Fiesole. Diplomato in grafica pubblicitaria all'Istituito d'Arte di Porta Romana, dove è stato per lunghi anni insegnante. Dal 1959 si è sempre dedicato alla pittura. Ha allestito numerose mostre personale, le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Da sempre segue un proprio linguaggio legato alla pop-art, ma con un visionarismo surreale e metafisico. Da anni inserisce le sue iperrealistiche immagini di giocattoli in contesti originali, impossibili e certe volte anche provocatori.
A QUADRO 0,96 espone piccole scatole dipinte in punta di pennello, migliaia di punti, molecole colorate vicine l'una alle altre, per raccontare strane storie sulla tela. Storie che vedono protagonisti i vecchi giocattoli di latta in via di estinzione a stretto contatto con le forme della natura. Piccoli racconti da interpretare e da immaginare con la fantasia che i bimbi mettono nei loro giochi; o da osservare con gli occhi degli adulti.