… Molteplici sono, naturalmente, i possibili approcci conoscitivi all’arte africana: storici, antropologici, culturali, artistici, estetici, ecc. Modalità, in ogni caso, di estremo interesse, ma percorribili in virtù di differenti peculiarità relazionali.
La bella mostra in oggetto propone dunque un taglio, una condizione d’approccio particolare ed obbligata chiaramente esplicitata nel suo sottotitolo: “Arti africane nelle collezioni italiane”.
Che cosa sono dunque l’Africa e le sue arti per un collezionista? Semplificando un po’ rudemente la cosa si potrebbe asserire che, essenzialmente, alcuni collezionisti ed amatori sembrano in fondo cercare, in mondi apparentemente lontani, i riflessi di ciò che già sono e conoscono, mentre per altri, l’Africa e le sue meraviglie artistiche, rappresentano invece l’impensabile, l’ignoto, l’assolutamente altro.
Forse ad unire questo dicotomico iato è ponibile l’idea di una prossimità estetica (ed estetologica) condivisibile, la possibilità di convenire ad uno sguardo ed un “sentire” comuni attraverso cui intelleggere forme, colori e ritmi di culture altre.
Ci condurrà attraverso questo affascinante percorso ricco di interrogativi Alessandro Iacopi, collezionista, esperto e collaboratore alla mostra.